K metro 0 – Baku – Le accuse infondate avanzate dal premier armeno Nikol Pashinyan, durante la riunione governativa del 15 febbraio, mirano ad infiammare deliberatamente la tensione nella regione, riporta la nota del ministero degli Esteri di Baku.

“Innanzitutto, definire un atto di aggressione le azioni intraprese dall’Azerbaigian in risposta al ferimento di uno dei nostri militari è una falsificazione dei fatti. È noto che la stabilità che regnava da quasi cinque mesi è stata compromessa dalle provocazioni dell’Armenia il 12 febbraio, e l’Armenia ne è responsabile. Allo stesso tempo, sarebbe utile chiarire perché il Ministero della Difesa armeno non ha finora adempiuto all’impegno assunto riguardo all’indagine sul ferimento di un soldato azerbaigiano, e su quali basi i mercenari di diversi gruppi militari presso i posti di frontiera dell’Armenia erano subordinati al Ministero della Difesa armeno”.

“Riferendosi alla questione dei villaggi enclave ed exclave dell’Azerbaigian, un’altra affermazione del Primo Ministro armeno secondo cui l’Azerbaigian ha occupato i territori di 31 villaggi fa parte di manipolazioni politiche. Vorremmo ricordare al Primo Ministro, che nelle sue precedenti dichiarazioni ha affermato che esistono 32 villaggi di questo tipo, che l’Armenia ha innanzitutto l’obbligo di restituire 8 villaggi dell’Azerbaigian.

Sarebbe opportuno ottenere una spiegazione sul perché l’Armenia, che fa riferimento all’integrità territoriale e alla condotta di delimitazione sulla base dei confini del 1991 e della Dichiarazione di Alma-Ata, non ha rispettato queste mappe e gli accordi negli ultimi 35 anni, ha rifiutato di accettare i confini riflessi nelle mappe sovietiche e ha occupato i territori dell’Azerbaigian.

Vorremmo ricordare al Primo Ministro, che afferma che l’Armenia sostiene l’integrità territoriale di tutti i suoi vicini, le rivendicazioni continue contro l’integrità territoriale dell’Azerbaigian nella Costituzione armena, gli atti legislativi in ​​vigore, le lettere ufficiali, le dichiarazioni, i documenti distribuiti nelle organizzazioni internazionali e nei tribunali.

Se l’Armenia fosse sinceramente interessata al processo di pace, questo paese dovrebbe abbandonare le sue rivendicazioni contro l’integrità territoriale e la sovranità dell’Azerbaigian”.