K metro 0 – Parigi – Il principe ereditario dell’Arabia Saudita Mohammed bin Salman è raggiante per aver portato a casa Expo 2030, e si è subito congratulato con il re Salman per il successo della candidatura di Riyadh. La capitale dell’Arabia Saudita Riyadh è stata scelta martedì per ospitare l’Esposizione Universale del 2030 in
K metro 0 – Parigi – Il principe ereditario dell’Arabia Saudita Mohammed bin Salman è raggiante per aver portato a casa Expo 2030, e si è subito congratulato con il re Salman per il successo della candidatura di Riyadh.
La capitale dell’Arabia Saudita Riyadh è stata scelta martedì per ospitare l’Esposizione Universale del 2030 in seguito alla sua candidatura incentrata sulla creazione di un futuro prospero e sostenibile, battendo Roma e la città portuale sudcoreana di Busan per un evento che dovrebbe attirare milioni di visitatori. Con un solo turno di votazione e assicurandosi la necessaria maggioranza dei due terzi degli Stati membri all’assemblea generale degli organizzatori del Bureau International des Expositions (BIE) a Parigi, Riyadh ha difatti ottenuto 119 voti, la sudcoreana Busan 29 e l’italiana Roma 17, ha dichiarato il BIE.
Il ministro degli Esteri saudita, principe Faisal bin Farhan, ha espresso notevole apprezzamento per i Paesi che hanno sostenuto la candidatura di Riyadh, affermando che la vittoria per ospitare l’Expo 2030 riflette la fiducia del mondo nel Regno. Il principe Faisal ha affermato che il principe ereditario saudita, noto come MBS, ha guidato di persona gli sforzi per assicurare a Riyadh la città che ospiterà l’Expo mondiale del 2030.
Ospitare l’Esposizione Universale è di immensa importanza per l’Arabia Saudita, che cerca di assicurarsi gli eventi più importanti del mondo per mostrare il Regno in tutto il mondo. Un’altra grande vittoria, dunque, dopo la Coppa del Mondo di calcio del 2034 e una serie di eventi di corse automobilistiche, golf e sport da combattimento.
Il 2030 è, fra l’altro, un anno simbolico per l’Arabia Saudita, in quanto coincide con la tappa fondamentale del programma Vision 2030 di MBS, mirato a diversificare l’Arabia Saudita dal punto di vista economico e culturale.
L’Expo di Riyadh si terrà dall’ottobre 2030 al marzo 2031 sul tema “L’era del cambiamento: Insieme per un domani lungimirante”. Eppure Roma e Seul non hanno lesinato gli sforzi per aggiudicarsi l’evento prestigioso. Il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol è stato nella capitale francese solo la scorsa settimana per fare un ultimo passo per la candidatura di Busan, mentre il premier italiano di estrema destra Giorgia Meloni ha spinto la causa di Roma a Parigi e altrove.
Tutte le parti hanno cercato, fra l’altro, di coinvolgere star e autorevoli figure internazionali per sostenere la candidatura: la Corea del Sud ha portato l’ex segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon; l’Italia ha mandato in video l’incantevole attrice Sabrina Impacciatore e la stella del tennis Jannik Sinner, vincitore della Coppa Davis.
Per l’Arabia Saudita, è sceso in campo addirittura la super star del calcio Cristiano Ronaldo, che ora gioca per la squadra di Riyadh Al Nassr, apparso in un video messaggio: “Riyadh è una città straordinaria e pronta ad accogliere tutti voi”.
Grande l’amarezza del sindaco di Roma Roberto Gualtieri, come riferito dall’Ansa. “Una brutta sconfitta, quella di Riad è stata una vittoria schiacciante”. L’ambasciatore Massolo ha così commentato: “Vince il metodo transazionale non quello transnazionale”. Il ministro dello Sport Andrea Abodi: “Grande delusione”.
L’ultima Esposizione Universale si è svolta nel 2020 a Dubai e la prossima è prevista per il 2025 a Osaka, in Giappone, sul tema “Progettare la società futura per la nostra vita”. Altre candidature per il 2030 sono arrivate dalla capitale russa, Mosca, e dalla città ucraina di Odesa. La Russia ha ritirato la propria candidatura nel maggio 2022, poco dopo l’invasione dell’Ucraina, mentre Odessa non è entrata nella rosa finale delle tre annunciate a giugno.