fbpx

Francia, legge sull’immigrazione: repubblicani e maggioranza pronti allo scontro

K metro 0 – Parigi – Lunedì 27 novembre, il disegno di legge sull’immigrazione passerà al vaglio della Commissione giuridica dell’Assemblea nazionale. La destra e la maggioranza si preparano a una dura battaglia politica. I parlamentari di LR (repubblicani) si sono riuniti a lungo. Per tutta la giornata di martedì 21 novembre, Éric Ciotti, presidente

K metro 0 – Parigi – Lunedì 27 novembre, il disegno di legge sull’immigrazione passerà al vaglio della Commissione giuridica dell’Assemblea nazionale. La destra e la maggioranza si preparano a una dura battaglia politica.

I parlamentari di LR (repubblicani) si sono riuniti a lungo. Per tutta la giornata di martedì 21 novembre, Éric Ciotti, presidente di LR, ha detto alle sue truppe che dovevano aspettare di vedere come sarebbe uscito dalla Commissione di diritto il testo – che era stato inasprito dal Senato – per capire fino a che punto i macronisti lo avrebbero sviscerato e quindi fornito gli argomenti giusti per votare contro.

I repubblicani riflettono anche sull’idea di una mozione di censura. Ma quanti deputati di LR sono disposti a sottoscriverla? Non tutti di sicuro, come fa notare Franceinfo, poiché alcuni ritengono che dovrebbero semplicemente astenersi sulla legge sull’immigrazione. “Come possiamo giustificare la bocciatura di un testo che è popolare tra gli elettori di destra?”, ha difatti dichiarato un deputato del partito.

Anche la maggioranza si sta preparando alla battaglia. Gérald Darmanin è tornato a vedere i deputati di Macron oggi 22 novembre. Il ministro dell’Interno sembra essere stanco delle critiche a un testo che pende troppo a destra e non rispetta i valori macronisti. Quando la deputata di sinistra Stella Dupont ha espresso il suo disappunto, egli ha difatti risposto che non ha bisogno di lezioni di macronismo.

In realtà per lui era fondamentale non offendere Les Républicains durante i lavori della Commissione. In parole povere, non bisogna buttare all’aria tutto ciò che il Senato ha votato per cercare di strappare alla destra un compromesso che si preannuncia complicato.

Ricordiamo che il 14 novembre il Senato ha, infatti, approvato la legge sull’immigrazione del governo con 210 voti favorevoli e 115 contrari. Dopo cinque giorni di dibattito, il contenuto del disegno di legge è stato notevolmente rafforzato. I repubblicani di Bruno Retailleau e il gruppo centrista di Hervé Marseille, che disponevano di un’ampia maggioranza, si sono accordati su tutte le disposizioni, ottenendo un testo che “non è interamente quello del governo”, secondo il ministro dell’Interno Gérald Darmanin. Tra le principali misure votate vi sono l’abolizione dell’assistenza medica statale, la semplificazione delle espulsioni per i cittadini stranieri pericolosi, la messa in discussione del diritto allo status giuridico e il ritiro dell’articolo relativo alle regolarizzazioni per i lavori che scarseggiano.

Dopo essere passato dalla Commissione giuridica nella settimana del 27 novembre, il testo sarà così discusso in una sessione pubblica dell’Assemblea nazionale dall’11 al 22 dicembre, dove è probabile sia nuovamente emendato, in particolare dall’ala sinistra del campo di Rinascimento. Senza una maggioranza assoluta, la partita si preannuncia difficile, con la minaccia del primo ministro Elisabeth Borne pronta a intervenire in Aula.

Condividi su:

Posts Carousel

Latest Posts

Top Authors

Most Commented

Featured Videos

Che tempo fa



Condividi su: