K metro 0 – Baku – Le accuse contro l’Azerbaigian, che “deliberatamente distorcono la realtà della regione, espresse da Josep Borrell, Alto Rappresentante dell’UE per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, nella conferenza stampa tenutasi a Bruxelles il 13 novembre 2023, a seguito del Consiglio Affari Esteri, sono del tutto inadeguate e inaccettabili”,
K metro 0 – Baku – Le accuse contro l’Azerbaigian, che “deliberatamente distorcono la realtà della regione, espresse da Josep Borrell, Alto Rappresentante dell’UE per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, nella conferenza stampa tenutasi a Bruxelles il 13 novembre 2023, a seguito del Consiglio Affari Esteri, sono del tutto inadeguate e inaccettabili”, afferma la nota di del ministero degli Esteri di Baku.
“Sullo sfondo dell’indifferenza dell’Unione europea nei confronti dell’aggressione armata dell’Armenia contro i territori sovrani dell’Azerbaigian da oltre 30 anni, nonché del suo rifiuto di condannare il fatto che oltre un milione di azerbaigiani sono divenuti sfollati interni e rifugiati e la politica di pulizia etnica e crimini contro l’umanità che ha preso di mira gli azerbaigiani, l’apparente sostegno di questa organizzazione all’Armenia e la sua retorica minacciosa contro l’Azerbaigian sono chiari esempi della sua politica parziale e dei suoi doppi principi. Come è stato dimostrato dalle politiche ipocrite del Servizio per l’azione esterna dell’UE in queste e in altre regioni, questa organizzazione è rimasta vittima delle sue stesse azioni illecite.
Allo stesso tempo, le accuse mosse dal rappresentante dell’UE, che non ha fatto alcuno sforzo per convincere l’Armenia ad agire in linea con le norme e i principi del diritto internazionale, costituiscono una minaccia all’integrità territoriale e alla sovranità dell’Azerbaigian.
Inoltre, vorremmo sottolineare che sia la Guerra Patriottica di 44 giorni che le misure antiterrorismo di 24 ore del settembre di quest’anno sono state attuate sul territorio sovrano dell’Azerbaigian. L’Azerbaigian ha riacquistato la sua sovranità con mezzi legittimi nel rispetto delle norme e dei principi del diritto internazionale.
Sullo sfondo degli stati membri dell’UE che affrontano tendenze separatiste aggressive, i tentativi da parte dell’organismo di politica estera dell’UE di incitare al separatismo nel territorio dell’Azerbaigian per quanto riguarda la giusta lotta del nostro paese contro le minacce esistenti nei suoi territori sovrani sono fonte di seria preoccupazione.
I tentativi dell’UE di fornire armi all’Armenia e quindi sostenere la sua insidiosa politica di militarizzazione che mina la pace e la stabilità nella nostra regione, incoraggiano una politica che porta a nuovi confronti nella regione, che attribuisce una responsabilità all’UE. I piani per l’utilizzo del Fondo europeo per la pace, che, tra le altre cose, implica lo sviluppo di capacità militari, servono ad esacerbare le tensioni nella regione.
Sottolineiamo ancora una volta che l’uso di un linguaggio minaccioso con l’Azerbaigian è inaccettabile e che qualsiasi comportamento ostile non si tradurrà in un risultato positivo e riceverà una risposta efficace”, conclude la nota.