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Gaza: guerra senza sosta, 10 mila morti palestinesi e 1.400 israeliani

Gaza: guerra senza sosta, 10 mila morti palestinesi e 1.400 israeliani

K metro 0 – Cisgiordania – Dopo un mese di guerra tra Israele e Hamas, prosegue senza sosta il conflitto nella Striscia di Gaza, facendo oltre diecimila morti palestinesi e millequattrocento israeliani, mentre la diplomazia internazionale si muove dietro le quinte. Intanto, i bombardamenti aerei e le operazioni di terra delle forze israeliane a Gaza,

K metro 0 – Cisgiordania – Dopo un mese di guerra tra Israele e Hamas, prosegue senza sosta il conflitto nella Striscia di Gaza, facendo oltre diecimila morti palestinesi e millequattrocento israeliani, mentre la diplomazia internazionale si muove dietro le quinte.

Intanto, i bombardamenti aerei e le operazioni di terra delle forze israeliane a Gaza, con un bilancio dei morti che continua a salire e un disastro umanitario senza precedenti. Da parte sua, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha respinto ancora una volta la proposta di un cessate il fuoco nell’enclave palestinese, senza che vengano prima rilasciati gli ostaggi nelle mani di Hamas.

Secondo l’ultimo bilancio diffuso dal ministero della Salute di Gaza, sono 10.022 i palestinesi morti dall’inizio del conflitto, di cui almeno 4.100 minori. A questi si aggiungono circa altri 160 palestinesi morti in Cisgiordania dallo scoppio delle violenze il 7 ottobre scorso. Israele afferma che sono morte oltre 1.400 persone, e circa 240 sono state prese in ostaggio. Secondo il ministero della Salute dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), sono almeno 163 le vittime palestinesi delle operazioni di sicurezza delle Forze di difesa israeliane e degli attacchi dei coloni in Cisgiordania. Tra la notte e l’alba di questa mattina, inoltre, almeno 45 persone sono state arrestate in Cisgiordania nell’ambito della campagna di arresti delle Idf, di cui almeno 20 nella città di Samu, nel governatorato meridionale di Hebron, riferisce il sito web dell’emittente televisiva saudita “Al Arabiya”.

Gli Stati Uniti, intanto, affermano di non sostenere l’idea di una nuova occupazione a lungo termine di Gaza, dopo che Netanyahu ha detto che al termine della guerra sarà Israele ad assumere “la responsabilità generale” della sicurezza nella Striscia. “In termini generali, noi non sosteniamo una rioccupazione di Gaza e neanche Israele non la sostiene”, sono le parole di un portavoce del dipartimento di Stato, Vedant Patel. Gli Usa, inoltre, non sosterranno nessuna ricollocazione forzata dei palestinesi fuori da Gaza.

Al livello regionale, l’Organizzazione per la cooperazione islamica (Oic) ha annunciato una riunione straordinaria il prossimo 12 novembre, a Riyad, in Arabia Saudita, per discutere della “brutale aggressione israeliana contro il popolo palestinese”; organizzata su istanza del re saudita, Salman bin Abdulaziz al Saud. E’ prevista la partecipazione di importanti leader regionali quali i presidenti di Turchia e Iran.

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