K metro 0 – Roma – Inaugurata oggi all’Ara Pacis a Roma la mostra fotografica “Helmut Newton Legacy” (dal 18 Ottobre a 10 Marzo 2023). Alla conferenza stampa, sono stati raccontati divertenti anedotti della vita di Newton, nato a Berlino nel 1920, come quello raccontato da Denis Curti, che vede Newton stesso, contraddetto nel venire
K metro 0 – Roma – Inaugurata oggi all’Ara Pacis a Roma la mostra fotografica “Helmut Newton Legacy” (dal 18 Ottobre a 10 Marzo 2023). Alla conferenza stampa, sono stati raccontati divertenti anedotti della vita di Newton, nato a Berlino nel 1920, come quello raccontato da Denis Curti, che vede Newton stesso, contraddetto nel venire a sapere che la modella fotografata guadagnava più di lui, realizzare un servizio fotografico a meta’, ovvero “tagliando” le teste delle modelle, così come era stato tagliato il proprio compenso dalla casa di moda che aveva commissionato il servizio. Ma nulla di grave, visto che il committente era un produttore di scarpe.
Newton diceva che: “Bisogna sempre essere all’altezza della propria cattiva fama”. In olte 50 anni di carriera sembra proprio esserci riuscito, visto che ha cambiato, nel segno della trasgressione, la storia della fotografia di moda. Quello che colpisce della mostra, divisa in 6 sezioni (oltre 80 le immagini), una per decennio, è la capacità di raccontare storie con una sola foto. Le sue foto sono veri e propri film. D’altronde il cinema d’autore è sempre stato una sua fonte d’ispirazione per il fotografo tedesco. Hitchcock, Fellini, Truffaut, sembrano disegnare molti set delle sue foto.
Una borsa aperta per terra dalla quale escono soldi e trucchi con accanto una modella distesa. Sarà morta? Sarà in posa? È stata uccisa? Cosa cercavano nella borsa? La foto dovrebbe bloccare un momento, invece in Newton è più importante il prima e il dopo. L’istante è un ponte che ci porta ad immaginare tanti mondi possibili. L’algida bellezza delle sue modelle, viene riscaldata da sole della narrazione, da set fotografici innovativi e dissonanti. Assolutamente da vedere.
di Alessandro Corsi