K metro 0 – Bruxelles – E’ morto dopo diversi tentativi di rianimazione, l’attentatore che ieri lunedì 16 ottobre 2023 a Bruxelles ha aperto il fuoco con un kalashnikov uccidendo due cittadini svedesi. L’uomo è stato raggiunto al petto dai colpi di arma da fuoco sparati dagli agenti nel corso dell’arresto. Secondo la polizia l’attentatore
K metro 0 – Bruxelles – E’ morto dopo diversi tentativi di rianimazione, l’attentatore che ieri lunedì 16 ottobre 2023 a Bruxelles ha aperto il fuoco con un kalashnikov uccidendo due cittadini svedesi. L’uomo è stato raggiunto al petto dai colpi di arma da fuoco sparati dagli agenti nel corso dell’arresto. Secondo la polizia l’attentatore è deceduto alle 9:38 in ospedale.
L’arresto del 45enne è avvenuto nei pressi della sua abitazione a Schaerbeek, perquisita poco prima dagli agenti di polizia. È in corso un’operazione di polizia in piazza Eugène Verboekhoven, nel comune di Schaerbeek. La polizia belga sarebbe alla ricerca di altri due possibili complici. L’intera zona è stata transennata ed evacuata, riportano i media. Un’arma che assomiglia a quella usata nell’attentato è stata trovata nelle perquisizioni condotte dalla polizia, ha riferito inoltre la procura federale belga citata da Rtbf. All’emittente risulta che siano state rinvenute diverse armi nelle perquisizioni a Schaaerbeck, anche in un parco nelle vicinanze.
Chi è l’attentatore
L’attacco di ieri è stato compiuto da Abdelsalem L., 45enne nato in Tunisia. L’uomo sarebbe già noto ai servizi segreti per la sua radicalizzazione. Il sospetto responsabile dell’attentato non rappresentava “una minaccia concreta e imminente”, ha assicurato dal canto suo il ministro della Giustizia belga Vincent Van Quickenborne.
Il tunisino “ha fatto richiesta di asilo nel nostro Paese nel 2019. È noto per atti sospetti: traffico di esseri umani, soggiorno illegale e minaccia alla sicurezza dello Stato. Nel 2016 – ha detto il ministro – informazioni non confermate trasmesse da un servizio di polizia straniero indicavano che l’uomo aveva un profilo radicalizzato e voleva partire per una zona di conflitto per la jihad. L’informazione è stata verificata, ma non si è potuto fare nulla. Non c’erano indicazioni concrete di radicalizzazione”.
Secondo la ricostruzione di Van Quickenborne, “all’inizio di quest’anno, avrebbe minacciato via social un occupante di un centro per richiedenti asilo nella regione di Campine. Questa persona lo ha denunciato, aggiungendo che era stato condannato per terrorismo in Tunisia. La polizia ha fermato il sospetto per interrogarlo. E questa presunta condanna per terrorismo ha spinto la polizia giudiziaria federale di Anversa, domenica 15 ottobre, a convocare una riunione prevista per oggi. Nel frattempo, i nostri servizi hanno appreso che il sospettato non è stato condannato per terrorismo in Tunisia, ma per reati comuni. Non si trattava di una minaccia concreta o imminente”.
A quanto si apprende dai media del Belgio, la Procura federale del Paese non escluderebbe più la possibilità che le motivazioni dell’autore dell’attacco terroristico di ieri sera a Bruxelles, che ha causato la morte di due persone, siano legate alla situazione in Israele e nei Territori palestinesi. Nella serata di ieri, la Procura aveva reso noto che probabilmente non c’erano legami tra l’attentato e il conflitto in Medio Oriente, ma nel frattempo sarebbe emerso che Abdelslam L., l’autore dell’attentato, aveva condiviso sui social una serie di messaggi a sostegno al popolo palestinese. “È quindi possibile che la situazione in Medio Oriente abbia giocato un ruolo, ma ulteriori indagini dovranno rivelare le motivazioni esatte dell’autore dell’attacco terroristico”, ha riferito la Procura federale, come si legge sul sito belga la “Derniere Heure”.
Il procuratore Van Leeuw ha confermato inoltre questa mattina che “è stato diffuso un video nel quale l’individuo dichiara di aver ucciso tre svedesi”, ha detto il procuratore. Intanto, le scuole a Bruxelles saranno aperte, ha affermato il premier De Croo. “Secondo l’analisi fatta dall’Ocam, l’organo di coordinamento e analisi della minaccia, non c’è alcuna minaccia specifica per le scuole”, ha affermato
Le prime ricostruzioni
Gli spari sono stati uditi intorno alle 19,15 nei pressi di Place Sainctelette, Boulevard d’Ypres e Boulevard du Ninième de ligne. Sul posto sono arrivati i servizi di emergenza. Nelle immagini scattate da un residente della zona, si vede un uomo con una giacca arancione fluorescente, un casco bianco e un’arma in mano, salire su uno scooter e fuggire.
Nel video pubblicato dopo l’attentato il killer aveva annunciato la volontà di dirigersi verso lo stadio dove si stava disputando il match di Euro 2024 – poi interrotto – tra Belgio e Svezia. A causa dell’attacco, lo stadio King Baudouin è stato quindi evacuato e i tifosi svedesi sono stati scortati all’esterno in sicurezza dalla polizia. “Vicino” allo stadio sono state ritrovate delle armi, ma non è stato ancora stabilito un collegamento con la sparatoria. La procura federale ha parlato in una conferenza stampa di attacco con una “potenziale motivazione terroristica” mentre il portavoce della procura, Eric Van Der Sypt, ha poi affermato che l’attentatore ha agito da solo.
Fonte Agenzie