K metro 0 – Città del Vaticano – Il ministro degli Esteri Eli Cohen ha contestato il segretario per i Rapporti con gli Stati della Santa Sede Paul Gallagher, facendogli presente che Israele “si aspetta che il Vaticano esprima una condanna chiara e inequivocabile delle azioni terroristiche omicide dei terroristi di Hamas che hanno colpito
K metro 0 – Città del Vaticano – Il ministro degli Esteri Eli Cohen ha contestato il segretario per i Rapporti con gli Stati della Santa Sede Paul Gallagher, facendogli presente che Israele “si aspetta che il Vaticano esprima una condanna chiara e inequivocabile delle azioni terroristiche omicide dei terroristi di Hamas che hanno colpito donne, bambini e anziani per il solo fatto di essere ebrei e israeliani”.
“È inaccettabile che sia stata diffusa una dichiarazione in cui si esprime preoccupazione soprattutto per i civili di Gaza, mentre Israele sta seppellendo 1.300 persone assassinate”, ha dichiarato Cohen.
Oggi, il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin ha chiamato il primo ministro dello Stato di Palestina, Mohammad Shtayyeh, al quale ha espresso il dolore della Santa Sede e suo personale per quanto sta avvenendo in Palestina, in particolare a Gaza. Ha assicurato che la Santa Sede continuerà a riconoscere solo lo Stato di Palestina e le sue autorità come i rappresentanti delle legittime aspirazioni del popolo palestinese. Ha sottolineato che in questa situazione, è doveroso garantire il pieno rispetto del Diritto Umanitario e assicurare che i civili, soprattutto i più vulnerabili, le strutture sanitarie e i luoghi di culto non siano coinvolti nel conflitto. Questo stesso messaggio il cardinale lo aveva espresso con forza ieri a tutte le parti coinvolte.
Cosa ha detto Papa Francesco
”Continuo a seguire con tanto dolore quanto accade in Israele e in Palestina e penso ai tanti, in particolare ai piccoli e agli anziani. Rinnovo l’appello per la liberazione degli ostaggi”, ha detto Papa Francesco dopo la recita dell’Angelus davanti ai fedeli riuniti in piazza San Pietro.
”Chiedo con forza che i bambini, i malati, gli anziani, le donne e tutti i civili non siano vittime del conflitto. Si rispetti il diritto umanitario, soprattutto a Gaza, dove è urgente e necessario garantire corridoi umanitari e soccorrere tutta la popolazione”, ha aggiunto il Pontefice.
”Fratelli e sorelle già sono morti moltissimi, per favore non si versi altro sangue innocente né in Terra Santa né in Ucraina, o in qualsiasi altro luogo, basta, le guerre sono sempre una sconfitta, sempre”, ha affermato Bergoglio.
”La preghiera e la forza mite e santa da opporre alla forza diabolica dell’odio, del terrorismo, della guerra. Invito tutti i credenti a unirsi alla chiesa in Terra Santa e a dedicare martedì prossimo 17 ottobre a alla preghiera e al digiuno”, ha aggiunto.
Il Pontefice, che ha inoltre telefonato al giornalista israelo-palestinese Henrique Cymerman, inviato per l’emittente Sic di Lisbona, ha poi espresso preoccupazione per i tanti argentini vittime dell’attacco di Hamas al kibbutz nel sud di Israele rivelando: “Credo che tra gli argentini morti o feriti nell’attacco ci siano molti miei amici”, ha detto Bergoglio esprimendo il desiderio di ricevere in Vaticano i familiari dei circa 120 rapiti da Hamas a Gaza.
Fonte Adnkronos-Vatican News