K metro 0 – Bangkok – Almeno 29 persone, tra cui 11 bambini, sono state uccise in un attacco di artiglieria contro un campo sfollati nel nord-est del Myanmar, vicino al confine con la Cina. Il campo si trova in un’area controllata dall’Organizzazione per l’indipendenza Kachin (KIO), uno dei diversi gruppi etnici insorti che da decenni combattono per l’autogoverno. Altre cinquantasei persone sono rimaste ferite 44 delle quali sono state portate in ospedale per essere curate.

L’attacco è avvenuto nella tarda serata di lunedì nel campo per sfollati di Mong Lai Khet, alla periferia di Laiza, la città al confine con la Cina dove ha sede la KIO. Un portavoce ha dichiarato alla BBC che tutte le vittime erano civili. Si tratta di une delle incursioni più letali nei 63 anni di conflitto nello Stato Kachin.

L’Esercito per l’indipendenza del Kachin (KIA) – l’ala armata del KIO – è uno dei gruppi di insorti più grandi e potenti del Myanmar. Combatte il governo centrale in modo sporadico dal 1960 e in modo costante da quando il cessate il fuoco è stato interrotto nel 2011. Gran parte del Myanmar è coinvolto in una più ampia guerra civile da quando un colpo di stato militare del 2021 ha destituito il governo eletto del Paese. Da allora, l’esercito ha usato sempre più spesso incursioni aeree contro città e villaggi controllati dall’opposizione.

Il governo di unità nazionale (NUG) in esilio ha incolpato la giunta per l’attacco al campo, definendolo un “crimine di guerra e contro l’umanità”. Il portavoce della giunta, il maggiore generale Zaw Min Tun, ha negato che l’esercito sia dietro l’aggressione e precisato che la distruzione è stata “probabilmente” causata da esplosivi stoccati. Alcune parti del campo sono state distrutte da potenti esplosioni intorno a mezzanotte. Molte le case distrutte.

Le Nazioni Unite in Myanmar sono “profondamente preoccupate” per le notizie di morti nel campo. “I campi per sfollati sono luoghi di rifugio e i civili, a prescindere da dove si trovino, non dovrebbero mai essere un obiettivo”, hanno dichiarato su Facebook.

L’area intorno al campo è stata teatro di conflitti per molti anni, poiché non è lontana dalle linee del fronte, dove le truppe kachin in trincea affrontano le forze governative. Tuttavia, gli abitanti del luogo affermano che negli ultimi tempi non si sono verificati combattimenti nei pressi del campo.

È possibile che l’aggressione sia partita via aria. Quasi esattamente un anno fa, l’aviazione di Myanmar ha difatti usato bombe guidate di precisione per puntare un concerto all’aperto in un’altra base Kachin nella notte, uccidendo più di 80 persone.

La regione di Sagaing è teatro di ostilità tra militari e milizie etniche sin dall’inizio di quest’anno, da quando le forze armate hanno intrapreso una offensiva verso Laiza, una remota cittadina montana al confine con la Cina. Da più di tre mesi i combattimenti interessano anche la strada tra Myitkyina e Bhamo, che il governo militare birmano ritiene cruciale per assumere il controllo delle città di Hpakant, Bhamo e Myitkyina nello Stato di Kachin.

Dopo il colpo di Stato, il governo militare ha considerato la KIA come una minaccia significativa, poiché ha fornito armi e addestramento ad alcuni dei nuovi gruppi di insorti che si sono formati nel Paese per resistere al governo militare.

La KIA ha anche un’alleanza di lunga data con l’Esercito Arakan, un gruppo di insorti formatosi inizialmente nello Stato Kachin. Ma dal 2016 opera nello Stato di Rakhine, dall’altra parte del Paese, dove ha sfidato con successo i militari per il controllo di gran parte del territorio.