K metro 0 – Parigi – Nelle scuole francesi le studentesse non potranno più indossare l’abaya, un soprabito leggero e lungo, indossato da molte donne musulmane, che copre tutto il corpo e non permette di identificare le forme fisiche femminili, eccetto testa, piedi e mani. Lo ha annunciato il ministro dell’Istruzione, Gabriel Attal. Parlando all’emittente televisiva
K metro 0 – Parigi – Nelle scuole francesi le studentesse non potranno più indossare l’abaya, un soprabito leggero e lungo, indossato da molte donne musulmane, che copre tutto il corpo e non permette di identificare le forme fisiche femminili, eccetto testa, piedi e mani. Lo ha annunciato il ministro dell’Istruzione, Gabriel Attal.
Parlando all’emittente televisiva “Tf1”, il ministro ha detto che intende fornire “regole chiare a livello nazionale” ai dirigenti scolastici del Paese, con i quali desidera avere colloqui “già dalla prossima settimana” per assisterli nell’attuazione del divieto. Entrando in una classe non si dovrebbe essere in grado di identificare la religione degli alunni “a colpo d’occhio”, ha spiegato Attal. “La scuola della Repubblica è costruita intorno alla laicità”, ha aggiunto.
A giugno, il canale televisivo più seguito in Francia, BFM TV, ha filmato l’ingresso di una scuola media di Lione per contare quante studentesse erano entrate con l’’abaya’. Il servizio televisivo intendeva comunicare all’opinione pubblica francese che l’esibizione aperta della religione si stava insinuando nelle scuole, contravvenendo alla dottrina della laïcité – il concetto francese di rigorosa laicità nello spazio pubblico. Le ragazze si sono avvicinate all’ingresso della loro scuola con l’’abaya’ e si sono tolte il velo, o ‘hijab’, come prevede la legge francese, costringendo le istituzioni a riconoscere che le stavano attivamente spogliando. Pochi giorni dopo, e a poche settimane dalla Coppa del Mondo femminile – Fifa 2023, un tribunale francese ha confermato il divieto per le calciatrici musulmane di indossare l’’hijab’.