K metro 0 – Varsavia – L’Agenzia di sicurezza interna (Abw) della Polonia indagherà sulle ragioni dell’epidemia di legionellosi a Rzeszow, nel sudest del Paese. Lo ha dichiarato il viceministro coordinatore dei servizi speciali polacchi, Stanislaw Zaryn. L’obiettivo è quello di escludere che l’epidemia sia l’esito di un sabotaggio intenzionale. “Osserviamo che la Russia sta
K metro 0 – Varsavia – L’Agenzia di sicurezza interna (Abw) della Polonia indagherà sulle ragioni dell’epidemia di legionellosi a Rzeszow, nel sudest del Paese. Lo ha dichiarato il viceministro coordinatore dei servizi speciali polacchi, Stanislaw Zaryn. L’obiettivo è quello di escludere che l’epidemia sia l’esito di un sabotaggio intenzionale.
“Osserviamo che la Russia sta cercando di seminare panico per l’occasione e di monitorare quello che succede. Questo è un fattore che deve indurci a escludere un certo scenario”, ha detto Zaryn. Sette persone sono finora morte a Rzeszow, nel voivodato della Precarpazia, nel sudest della Polonia, a causa del batterio della legionella. Lo ha riferito l’ispettore sanitario generale polacco, Krzysztof Saczka. “Sono morte in tutto sette persone contagiate dalla legionella, quattro uomini e tre donne”, ha spiegato all’emittente “Polsat News”. I deceduti avevano un’età compresa tra 63 e 95 anni ed erano soggetti con difese immunitarie indebolite dall’età e da altre malattie. I contagiati sono in tutto 76.
Le autorità regionali hanno istituito un’unità di crisi. Il comune di Rzeszow ha disposto la disinfezione della rete idrica nel fine settimana. L’origine del batterio, tuttavia, resta ancora da accertare.