K metro 0 – Atene – Le autorità greche hanno arrestato 79 ”piromani” in relazione agli incendi dolosi che hanno devastato il Paese. Lo ha annunciato il ministro della Protezione civile Vassilis Kikilias affermando che ci sono stati diversi tentativi da parte di piromani di appiccare nuovi incendi sul monte Parnitha, a nord-ovest di Atene.
K metro 0 – Atene – Le autorità greche hanno arrestato 79 ”piromani” in relazione agli incendi dolosi che hanno devastato il Paese. Lo ha annunciato il ministro della Protezione civile Vassilis Kikilias affermando che ci sono stati diversi tentativi da parte di piromani di appiccare nuovi incendi sul monte Parnitha, a nord-ovest di Atene. Almeno venti persone sono morte in Grecia solo questa settimana a causa degli incendi. “State commettendo un crimine contro il Paese”, ha detto Kikilias.
“I piromani stanno appiccando incendi che minacciano le foreste, le proprietà e, soprattutto, le vite umane”, ha detto Kikilias durante un briefing televisivo sull’emergenza.
Fino a oggi, sono stati trovati 26 corpi carbonizzati a Lefkimmi e nella foresta di Dadia vicino alla città portuale di Alessandropoli, nella regione di Evros. Il portavoce dei vigili del fuoco greci Giannis Artopioros aveva riferito in un primo momento che il bilancio delle vittime delle fiamme era di 18 persone, ha scritto il quotidiano ‘Kathimerini’.
Le autorità indaga sull’ipotesi che si tratti di persone entrate illegalmente nel Paese. Secondo un rapporto dell’Osservatorio nazionale di Atene, nel Paese sono bruciati in tre giorni oltre 400mila ettari. Oltre agli incendi ad Alessandropoli, preoccupano i focolai nella prefettura dei Rodopi, ad Aspropyrgos, nell’Attica occidentale, nonché quelli nella regione della Beozia.
La regione di Evros è diventata una delle rotte principali per i migranti siriani e asiatici che attraversano il fiume Evros dalla Turchia verso l’Unione Europea.
(Adnkronos)