K metro 0 – Londra – Non ci sono prove della presenza del leader del gruppo paramilitare russo Wagner, Evgenij Prigozhin, a bordo dell’aereo Embraer Legacy 600 che si è schiantato nella regione di Tver l’altro ieri mentre percorreva la rotta fra Mosca e San Pietrobugo. È quanto riferisce l’intelligence britannica nell’aggiornamento quotidiano fornito dal ministero
K metro 0 – Londra – Non ci sono prove della presenza del leader del gruppo paramilitare russo Wagner, Evgenij Prigozhin, a bordo dell’aereo Embraer Legacy 600 che si è schiantato nella regione di Tver l’altro ieri mentre percorreva la rotta fra Mosca e San Pietrobugo. È quanto riferisce l’intelligence britannica nell’aggiornamento quotidiano fornito dal ministero della Difesa su Twitter, in cui si specifica, tuttavia, che è “molto probabile” che il leader del gruppo Wagner “sia davvero morto”. I servizi segreti britannici ritengono che la morte di Prigozhin “avrà quasi certamente un effetto profondamente destabilizzante sul gruppo Wagner” a causa delle sue “caratteristiche personali”, in particolare “l’eccezionale audacia” e “l’estrema brutalità” che sono diventati tratti distintivi della compagnia paramilitare. “Difficilmente”, si legge nel rapporto, tali caratteristiche potranno essere “eguagliate da un successore”. Secondo l’intelligence del Regno Unito, peraltro, “il vuoto di potere del gruppo Wagner sarebbe aggravato” dalle presunte morti anche del numero due della compagnia, “il comandante sul campo Dmitrij Utkin” e del “capo della logistica Valerij Chekalov”.