K metro 0 – Budapest – Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha ricevuto il presidente serbo Aleksandar Vucic in visita di lavoro al monastero carmelitano. Lo riferisce il portavoce del governo di Budapest, Bertalan Havasi. Durante l’incontro sono stati passati in rassegna i rapporti politico-economici tra Ungheria e Serbia, lo sviluppo del percorso di integrazione nell’Ue dei Balcani occidentali, le attività contro l’immigrazione clandestina, i progetti energetici e infrastrutturali congiunti. Durante la giornata, Aleksandar Vucic parteciperà alle celebrazioni del 20 agosto, il giorno di Santo Stefano, la festa nazionale ungherese, e assisterà anche ai Mondiali di atletica leggera a Budapest.

Sul suo profilo Instagram, il presidente serbo Vucic ha detto oggi che ogni incontro con il premier ungherese Orban, che considera un amico, è eccezionale, ma che l’incontro di oggi ha anche un simbolismo speciale. “Oggi si celebra la grande festa ungherese, Santo Stefano, la cui vita, origine e ruolo storico in tempi difficili, ha segnato in modo permanente queste aree e ha gettato le basi della sovranità ungherese, nonché opportunità regionali”, ha detto Vucic dopo il loro incontro nel monastero carmelitano.

“Il 23 ottobre verrà avviato il traffico passeggeri sulla nuova linea ferroviaria Szeged-Sabadka (il nome ungherese di Subotica), e il nostro obiettivo preciso è che anche uno dei valichi di frontiera più trafficati d’Europa, Roeske-Horgos, diventare un’area di transito più moderna e culturale. Faremo grandi investimenti necessari per quest’obiettivo”, ha scritto il ministro degli Affari esteri ungherese Peter Szijjarto sul suo profilo Facebook.

Orban, sempre nella mattinata di oggi ha avuto colloqui con Zseljka Cvijanovic, membro serbo della presidenza della Bosnia-Erzegovina, e Milorad Dodik, presidente della Repubblica Sprpska (l’entità serba della Bosnia), al monastero dei carmelitani. Lo ha riferito il portavoce del governo, Bertalan Havasi. Durante l’incontro, Orban ha detto che “le relazioni tra Ungheria e Bosnia-Erzegovina e la Repubblica Sprpska sono eccellenti” e che si sta “facendo di tutto per aumentare la cooperazione, uno sviluppo che si riflette anche nei progetti che abbiamo già avviato”.