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Ecuador, elezioni presidenziali: un candidato e un sindaco denunciano attacchi armati

K metro 0 – Agenzia Nova – Quito – Alla vigilia delle elezioni presidenziali dell’Ecuador, un candidato, Otto Sonnenholzner, ha denunciato “una sparatoria” nelle vicinanze del luogo in cui si trovava con la famiglia a Guayaquil. Nella stessa giornata il sindaco della città costiera La Libertad, Francisco Tamariz, ha dichiarato che hanno tentato di ucciderlo. Sonnenholzner, candidato

K metro 0 – Agenzia Nova – Quito – Alla vigilia delle elezioni presidenziali dell’Ecuador, un candidato, Otto Sonnenholzner, ha denunciato “una sparatoria” nelle vicinanze del luogo in cui si trovava con la famiglia a Guayaquil. Nella stessa giornata il sindaco della città costiera La Libertad, Francisco Tamariz, ha dichiarato che hanno tentato di ucciderlo. Sonnenholzner, candidato dell’Alleanza Actuemos (Suma), ha rivelato il presunto attentato sul social network X, così come Tamariz, politico vicino all’ex presidente Rafael Correa. Il sindaco di La Libertad ha precisato che il mezzo blindato su cui viaggiava insieme alla moglie e ad altri due parenti è stato bersaglio di circa 30 colpi di arma da fuoco. Gli ultimi episodi confermano il clima di tensione e violenza di tutta la campagna elettorale, segnata, il 9 agosto, dall’omicidio del candidato Fernando Villavicencio, ex giornalista investigativo e deputato che aveva denunciato corruzione e infiltrazioni criminali nello Stato.

La campagna elettorale si è chiusa l’altro ieri. Domani più di 13 milioni di ecuadoriani sono chiamati alle urne. Il Consiglio elettorale nazionale (Cne) ha approvato la candidatura del giornalista Christian Zurita in sostituzione di Villavicencio, per il movimento Construye. Le preferenze assegnate a Fernando Villavicencio andranno al suo sostituto. Zurita, 53 anni, ha promesso di continuare la crociata contro la corruzione di Villavicencio e giovedì, in un incontro con la stampa straniera, ha dichiarato che la criminalità organizzata è così profondamente radicata in Ecuador che il Paese è diventato un “narcostato”. “È un processo di totale deterioramento delle condizioni sociali in luoghi che non conoscevano la violenza”, ha detto. Zurita, che era presente quando Villavicencio è stato ucciso, ha dichiarato di credere che sia stato assassinato perché aveva pianificato di militarizzare i porti del Paese, passaggi chiave per il contrabbando di cocaina. Secondo le autorità ecuadoriane i porti dell’Ecuador, e in particolare quello di Guayaquil, si sono trasformati negli ultimi anni in un punto di transito privilegiato della cocaina che dalla Colombia viene inviata a organizzazioni criminali di Albania, Montenegro, Grecia, Spagna, Paesi Bassi e Belgio.

Secondo gli analisti è difficile prevedere se l’omicidio sposterà le preferenze degli elettori. Secondo uno degli ultimi sondaggi pubblicati, Luisa Gonzalez, del partito dell’ex presidente Rafael Correa, è la candidata favorita con il 29,26 per cento delle intenzioni di voto. Avvocato ed ex deputato, ha già lavorato nel settore pubblico come segretaria alla Pubblica amministrazione dell’Ecuador nel 2017. “So come funziona lo Stato. Sarebbe irresponsabile da parte mia non accettare questa sfida per far progredire il mio Paese”, ha dichiarato al quotidiano spagnolo “El Pais”. La candidata definisce il suo movimento come “basato sulla giustizia sociale”, tracciando un parallelo con quello di Luiz Inácio Lula da Silva in Brasile. Segue Yaku Perez, avvocato specializzato in diritto ambientale e diritto penale nonché l’unico indigeno in lizza per la presidenza con il 14,42 per cento e Otto Sonnenholzner, economista già vicepresidente del governo di Lenin Moreno con il 12,36 per cento delle preferenze.

Chiunque vinca si troverà a fare fronte non solo a una situazione della sicurezza critica, ma anche a una difficile congiuntura economica. Proprio questa settimana l’agenzia Fitch ha abbassato il rating dell’Ecuador da B- a CCC+. Il declassamento del rating dell’Ecuador, recita una nota dell’agenzia statunitense, riflette i maggiori rischi di finanziamento derivanti da un significativo deterioramento dei conti fiscali, con possibilità limitate per ulteriori finanziamenti sul mercato locale e un difficile contesto di finanziamento esterno. I vincoli di liquidità, prosegue, hanno comportato un considerevole accumulo di arretrati. Si è inoltre registrato un aumento del rischio politico e delle sfide di governabilità e, indipendentemente dall’esito delle prossime elezioni, Fitch non prevede progressi significativi nelle riforme per affrontare i problemi fiscali e di finanziamento dell’Ecuador.

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