K metro 0 – Ankara – Monito di Ankara a Mosca contro l’escalation nel Mar Nero, dopo che nei giorni scorsi un cargo di proprietà turca è stato attaccato dalla Marina russa. “Dopo l’intervento, i nostri interlocutori nella Federazione Russa sono stati opportunamente avvertiti di evitare tali tentativi, che inaspriscono le tensioni nel Mar Nero”,
K metro 0 – Ankara – Monito di Ankara a Mosca contro l’escalation nel Mar Nero, dopo che nei giorni scorsi un cargo di proprietà turca è stato attaccato dalla Marina russa. “Dopo l’intervento, i nostri interlocutori nella Federazione Russa sono stati opportunamente avvertiti di evitare tali tentativi, che inaspriscono le tensioni nel Mar Nero”, ha avvertito la presidenza turca in una nota.
Ma nell’area resta alta la tensione. Il ministero della Difesa di Mosca fa sapere di aver respinto un attacco ucraino con un drone marino contro le navi della flotta russa del Mar Nero a sud-ovest di Sebastopoli, in Crimea. Secondo il ministero la nave pattuglia “Pytlivy” e la nave pattuglia “Vasily Bykov” hanno distrutto il barchino senza equipaggio delle forze ucraine. “Le forze armate ucraine hanno tentato senza successo di attaccare con un drone le navi della flotta del Mar Nero, che eseguivano compiti di controllo della navigazione nella parte sud-occidentale del Mar Nero, 237 km a sud-ovest di Sebastopoli”, ha fatto sapere il ministero.
Intanto da Kiev fanno sapere che è arrivato a Istanbul il cargo “Joseph Schulte”, la nave portacontainer carica anche di cereali salpata ieri da Odessa dopo essere rimasta bloccata per un anno e mezzo nel porto della città del sud dell’Ucraina. Il cargo, battente bandiera di Hong Kong, ha navigato attraverso un “nuovo corridoio umanitario” creato da Kiev, secondo quanto affermato dal presidente Volodymyr Zelensky, un mese dopo la scadenza dell’accordo sull’export del grano dal quale i russi si sono ritirati.