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Biden: “Il cambiamento climatico è una minaccia esistenziale”

K metro 0 – Washington – Secondo gli scienziati, il record di caldo del 2019 sarà ampiamente superato quest’anno. Le ondate di calore in Europa e negli Stati Uniti hanno scatenato nuovi allarmi sul cambiamento climatico. Parlando a una conferenza stampa, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato che il suo Paese sta

K metro 0 – Washington – Secondo gli scienziati, il record di caldo del 2019 sarà ampiamente superato quest’anno. Le ondate di calore in Europa e negli Stati Uniti hanno scatenato nuovi allarmi sul cambiamento climatico.

Parlando a una conferenza stampa, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato che il suo Paese sta affrontando una “vera crisi” nelle sue città e che nessuno “può più negare l’impatto del cambiamento climatico”. Ha precisato – riferisce la Bbc – che 100 milioni di americani sono stati colpiti da temperature record e che secondo gli esperti il caldo estremo costa all’America 100 miliardi di dollari all’anno. Ha poi garantito che i lavoratori si vedranno riconoscere delle tutele federali in caso di condizioni climatiche pericolose.

Un fondo di sovvenzioni da 1 miliardo di dollari consentirà inoltre di piantare più alberi nelle città per l’ombra e per ampliare i centri di raffreddamento. Proprio le autorità di città come New York, infatti, fanno sapere di aver aperto “centri di raffreddamento” nelle biblioteche pubbliche e nei centri comunitari, in particolare per le persone vulnerabili prive di aria condizionata. Alcuni di questi centri accolgono anche animali domestici. Inoltre le piscine della città funzioneranno con orari prolungati. Le temperature dovrebbero raggiungere il picco massimo venerdì 28 luglio.

Il sindaco di Phoenix, Kate Gallego (che è democratica), città dell’Arizona nota per il grande caldo, dice che “questa estate è stata senza precedenti”. La capitale dello Stato ha affrontato difatti 27 giorni di temperature superiori ai 43 gradi. “Phoenix è in prima linea per quanto riguarda il cambiamento climatico. Gran parte del nostro impegno consiste nel portare i nostri residenti in casa il più possibile”. Aggiunge poi che dichiarare il caldo un disastro da parte del Congresso migliorerebbe l’impatto e aiuterebbe a costruire “soluzioni a lungo termine”.

Sul tema si era espresso prima di Biden il Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres, ricordando la necessità per i paesi sviluppati di aumentare i finanziamenti per aiutare quelli più poveri ad adattarsi agli effetti del cambiamento climatico.

Nell’ambito dell’accordo di Parigi, infatti, i Paesi ricchi si sono impegnati a fornire 100 miliardi di dollari l’anno per affrontare gli effetti del cambiamento climatico e ridurre le loro emissioni. L’obiettivo doveva essere raggiunto nel 2020, ma così non è stato.

Sono pertanto necessari ulteriori finanziamenti per aiutare le nazioni a prepararsi. Finora solo alcuni Paesi hanno assunto gli impegni richiesti, anche altri stanno mettendo a disposizione fondi – anche se forse non al livello richiesto – e stanno cercando di accelerare i finanziamenti privati. Ma è più facile a dirsi che a farsi.

Infine, il Texas può fare da apripista all’energia verde, stando a quanto riferisce il sindaco di San Antonio Ron Nirenberg, che non è affiliato a nessuno dei due partiti principali. Egli elogia le politiche del presidente e sottolinea alcuni dei passi che la sua città ha fatto per raggiungere gli obiettivi climatici. Afferma che la cessazione dell’uso del carbone è imminente e arriverà ben prima del previsto.

La sua città è diventata il quinto produttore di energia solare degli Stati Uniti e le comunità del Texas si sono impegnate a diventare “più verdi e più eque”. “Lo Stato più noto per la produzione di petrolio e gas può contribuire a tracciare la strada verso un domani più verde”, ha concluso.

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