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L’Ue investirà 45 miliardi in America Latina e nei Caraibi

K metro 0 – Bruxelles – La Commissione europea ha annunciato oggi un investimento di 45 miliardi di euro in America Latina e nei Caraibi, in 135 progetti come l’espansione delle telecomunicazioni e il rimboschimento dell’Amazzonia, rafforzando la cooperazione tra i blocchi regionali. “L’Ue investirà molto nei Paesi dell’America Latina e dei Caraibi”, ha annunciato

K metro 0 – Bruxelles – La Commissione europea ha annunciato oggi un investimento di 45 miliardi di euro in America Latina e nei Caraibi, in 135 progetti come l’espansione delle telecomunicazioni e il rimboschimento dell’Amazzonia, rafforzando la cooperazione tra i blocchi regionali.

“L’Ue investirà molto nei Paesi dell’America Latina e dei Caraibi”, ha annunciato il presidente della Commissione al termine di un incontro con il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva a margine del vertice dell’Ue con i Paesi della Comunità degli Stati dell’America Latina e dei Caraibi (CELAC).

La von der Lyen ha precisato che “sono già in cantiere più di 135 progetti, dall’idrogeno pulito alle materie prime essenziali, dall’espansione della rete di cavi dati ad alte prestazioni alla produzione dei più avanzati vaccini a RNA messaggero”.

Nonostante la volontà comune di rafforzare i legami tra le regioni, la dichiarazione finale del vertice sta però causando divergenze tra il blocco europeo e quello latinoamericano, dopo otto bozze e il testo passato da 13 pagine a 7 nella versione più recente, consultata da Lula domenica.

A creare maggiori attriti è il riferimento all’accordo UE-Mercosur – il Mercato Comune del Sud, formato da Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay – perché ci sono Paesi del blocco Ue (come Francia e Austria) che contestano questa menzione per motivi commerciali e ambientali, motivo per cui la dichiarazione finale dovrebbe solo sottolineare il lavoro in corso.

Un altro punto di disaccordo riguarda l’inclusione di una menzione della guerra in Ucraina nella dichiarazione finale, date le diverse posizioni nel blocco latinoamericano (in particolare da parte del Brasile), prevedendo per il momento solo una condanna generale del conflitto.

La capitale belga, Bruxelles, ospiterà lunedì 24 e martedì 25 luglio il primo vertice dell’Ue in otto anni con i Paesi della Comunità degli Stati dell’America Latina e dei Caraibi (CELAC), con la partecipazione di oltre 50 leader, tra cui Lula da Silva e il primo ministro portoghese António Costa.

Questo terzo vertice Ue con la CELAC si concentrerà sul rafforzamento del partenariato tra le due regioni per prepararle ad affrontare nuove sfide, come le conseguenze della Covid-19 e della guerra in Ucraina causate dall’invasione russa, le transizioni verdi e digitali e il ritorno all’ordine internazionale basato sulle regole. Tra i progetti anche la cooperazione con il governo brasiliano e il settore privato dell’Ue per espandere le reti di telecomunicazione nella regione amazzonica e il contributo a un fondo per sostenere l’Amazzonia e l’iniziativa di riforestazione “Foreste tropicali del Brasile”.

Dopo mesi di trattative, infine, Tunisia e Unione europea hanno firmato il Memorandum d’intesa con al centro i cinque pilastri concordati lo scorso giugno: migrazione e lotta al traffico di migranti, assistenza macro- finanziaria dell’Ue, rafforzamento dei legami economici, cooperazione sull’energia verde e promozione degli scambi culturali tra tunisini ed europei. Come riferisce SkyTg24, la premier italiana Meloni è volata a Tunisi insieme al primo ministro olandese Rutte e alla presidente della Commissione Ue von der Leyen. Il testo siglato insieme al presidente tunisino Saied sarà “un importante passo per creare una vera partnership” tra Bruxelles e Tunisi, ha detto Meloni. Il Memorandum, che potrebbe segnare una svolta nelle politiche migratorie europee, avvia anche una forte cooperazione energetica e accelera gli scambi culturali tra tunisini ed europei.

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