K metro 0 – Lisbona – Lo studio “I migliori Comuni in cui vivere”, presentato all’inizio di luglio in Portogallo, ha analizzato i dati ufficiali dal 2019 al 2021 e sono emersi risultati sorprendenti, soprattutto tenendo conto della differenza tra Comuni dell’entroterra e costieri e tra Comuni piccoli, medi o grandi. A causa degli anni
K metro 0 – Lisbona – Lo studio “I migliori Comuni in cui vivere”, presentato all’inizio di luglio in Portogallo, ha analizzato i dati ufficiali dal 2019 al 2021 e sono emersi risultati sorprendenti, soprattutto tenendo conto della differenza tra Comuni dell’entroterra e costieri e tra Comuni piccoli, medi o grandi.
A causa degli anni analizzati, e sebbene non fosse nelle intenzioni degli autori, la ricerca, “in pratica, fa quasi una valutazione degli impatti anche della pandemia” di Covid-19, ha dichiarato all’agenzia Lusa Miguel Pereira Lopes, coordinatore dello studio condotto dall’INTEC – Istituto di Tecnologia Comportamentale dell’Università Lusofona. Ne ha riferito Jn.pt.
Secondo il coordinatore, “un indicatore molto critico” a livello nazionale è quello della disuguaglianza di reddito, “che nel complesso è aumentata in modo molto considerevole” nel 2021, ma ancora di più nei comuni costieri e più grandi”, ha affermato.
Miguel Pereira Lopes ha sottolineato che “c’è un dato che può sorprendere”, ovvero quello del “tasso netto di creazione di posti di lavoro dipendente, che è, in sostanza, se il saldo dei posti di lavoro è positivo o negativo”, e che ha segnato un incremento in termini nazionali nel 2021, ma “è stato più alto nei comuni dell’entroterra rispetto ai comuni costieri”.
Sulla costa, dunque, ci sono state perdite di posti di lavoro, considerando che “il guadagno abbastanza significativo di lavoratori nell’interno” può essere “inquadrato con la pandemia e l’aumento del telelavoro”, per esempio.
Secondo il coordinatore, due dati in cui si sono registrati miglioramenti generali sono l’istruzione, tra il 2019 e il 2021, con una maggiore percentuale di studenti che hanno completato l’istruzione secondaria, e si è pure ridotto il tasso di ritenzione e di abbandono nell’istruzione di base, e anche il numero di medici e infermieri per 1.000 abitanti a livello nazionale.
Tuttavia, nell’area della salute, c’è un altro indicatore che ha registrato “un forte aumento a livello nazionale” e con un’incidenza molto maggiore nei Comuni dell’entroterra, ovvero il tasso di mortalità per malattie del sistema circolatorio.
Per la prima volta sono stati infine analizzati i dati sulla partecipazione civica dei cittadini, evidenziando che il tasso di astensione alle elezioni comunali del 2021 è stato, nel 2021, “più alto nei comuni costieri e nei grandi comuni”, mentre nei comuni più piccoli la partecipazione è stata maggiore.