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Prigozhin ferma la marcia su Mosca dopo i colloqui con Lukashenko

Prigozhin ferma la marcia su Mosca dopo i colloqui con Lukashenko

K metro 0 – Nova – Mosca – Il leader del gruppo paramilitare Wagner Evgenij Prigozhin ha accettato di interrompere la marcia che i suoi mercenari hanno intrapreso diretti verso Mosca, capitale della Russia, dopo un colloquio telefonico con il leader bielorusso, Aleksandr Lukashenko. E’ quanto riferisce l’agenzia di stampa “Tass”, secondo cui sarebbe stata individuata una soluzione

K metro 0 – Nova – Mosca – Il leader del gruppo paramilitare Wagner Evgenij Prigozhin ha accettato di interrompere la marcia che i suoi mercenari hanno intrapreso diretti verso Mosca, capitale della Russia, dopo un colloquio telefonico con il leader bielorusso, Aleksandr Lukashenko. E’ quanto riferisce l’agenzia di stampa “Tass”, secondo cui sarebbe stata individuata una soluzione accettabile per risolvere la situazione, con annesse anche delle garanzie di sicurezza per i combattenti del gruppo Wagner. Prigozhin, riferisce la “Tass”, avrebbe accettato la proposta di Lukashenko di interrompere la marcia contro la capitale russa, obiettivo finale della rivolta armata messa in atto da ieri dai suoi mercenari. Secondo quanto riferito dall’ufficio stampa della leadership bielorussa, i negoziati tra Lukashenko e Prigozhin sono durati tutto il giorno. Di conseguenza, riferisce l’ufficio stampa della leadership di Minsk, Lukashenko e Prigozhin “sono giunti ad accordi sull’inammissibilità di scatenare un sanguinoso massacro. Evgeny Prigozhin ha accettato la proposta del presidente della Bielorussia Aleksandr Lukashenko di fermare la marcia dei combattenti della compagnia Wagner sul territorio russo e di compiere ulteriori passi per allentare le tensioni”.

L’informazione che il gruppo Wagner è già giunto nella regione di Mosca è stata confermata ad Agenzia Nova da fonti russe a Mosca. Questo suggerisce che Putin non abbia ormai alcun controllo delle forze armate, che non hanno opposto praticamente alcuna resistenza alla rapidissima marcia dei mercenari di Prigozhin. Tra Rostov sul Don e Mosca, infatti, ci sono più di mille chilometri, che sono stati percorsi quasi tutti in un solo giorno. Questo sarebbe stato impossibile senza il sostegno dei vertici militari o, possibilmente, dell’intelligence militare, come fu nel 1991, quando la Direzione generale d’intelligence, il servizio segreto del ministero della Difesa, appoggiò il presidente del Parlamento russo, Boris Eltsin, contro i conservatori golpisti. Tra di loro figuravano il direttore del Kgb Vladimir Krjuchkov, il ministro della Difesa Dmitrij Jazov e il capo di Stato maggiore della Difesa Sergej Akhromeev.

Diversi canali Telegram legati all’opposizione russa riferiscono anche di un intenso traffico aereo da Mosca verso San Pietroburgo. Gli aerei in questione sarebbero tutti mezzi dei massimi vertici istituzionali russi, fra cui uno del presidente Vladimir Putin.

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