K metro 0 – Bruxelles – L’India ha raggiunto a maggio, un nuovo record di importazioni di greggio dalla Russia con oltre 2,15 milioni di barili al giorno: con un aumento del 1.500% rispetto ai livelli di marzo 2022. I numeri della società di rilevazione dati sulle materie prime Kpler mostrano che le importazioni di
K metro 0 – Bruxelles – L’India ha raggiunto a maggio, un nuovo record di importazioni di greggio dalla Russia con oltre 2,15 milioni di barili al giorno: con un aumento del 1.500% rispetto ai livelli di marzo 2022.
I numeri della società di rilevazione dati sulle materie prime Kpler mostrano che le importazioni di petrolio greggio russo da parte dell’India erano pari a 67.000 barili al giorno a gennaio 2022, un mese prima dell’inizio della guerra con l’Ucraina. I numeri hanno iniziato a salire a marzo, raggiungendo i 136.000 barili quotidiani in quel mese e superando gli 1,12 milioni di barili al giorno a giugno 2022, informa l’Anadolu.
A Dicembre del ’22, quando contemporaneamente sono entrati in vigore l’embargo UE e un prezzo massimo del G-7 sul greggio russo, New Delhi acquistava da Mosca 1,2 milioni di barili al giorno. La cifra ha raggiunto un nuovo massimo storico di 2,15 milioni di barili al giorno a maggio scorso, rendendo l’India il più grande acquirente di greggio russo. La Russia si è trasformata così, nel principale fornitore di greggio dell’India, rappresentando circa il 45% delle sue importazioni totali.
Ora, sebbene le importazioni indiane di greggio russo siano aumentate del 1.500% da marzo 2022, sono anche cresciute del 79% da quando è entrato in vigore, a Dicembre scorso, l’embargo dell’UE. Complessivamente, allora, poiché gli acquirenti occidentali sono usciti di scena , la Russia, con la guerra in Ucraina, ha trasferito oltre il 90% delle sue esportazioni di greggio in India e Cina.
Il greggio russo a buon mercato ha dato all’India un vantaggio competitivo, e di riflesso la possibilità di aumentare la fornitura di prodotti petroliferi raffinati all’Europa: sollevando, a questo punto, il sospetto che l’UE di fatto stia aggirando le sanzioni sul petrolio di Mosca. Josep Borrell, capo della politica estera dell’UE, aveva dichiarato a marzo: “Se il diesel o la benzina entrano in Europa, provengono dall’India e sono prodotti con petrolio russo, si tratta certamente di un’elusione delle sanzioni, e gli Stati membri devono adottare contromisure”. Le autorità indiane, tuttavia, hanno respinto l’idea, affermando che il diesel indiano venduto in Europa non può essere trattato come un “prodotto russo”. “L’India compra petrolio greggio dalla Russia e poi lo raffina nelle sue raffinerie. Dal momento che il petrolio viene trasformato in prodotti petroliferi, il gasolio in uscita è un prodotto indiano con un certificato di origine che specifica “l’India” come origine. Questo diesel viene successivamente esportato in Europa”, ha detto ad Anadolu Viktor Katona, capo analista del greggio di Kpler. Ma ciò – ha aggiunto Katona – non significa che l’Europa stia ancora importando greggio russo, perché, tecnicamente, il diesel è un prodotto diverso ed è prodotto in India.
Il sospetto pero è quasi una certezza: l’India è diventata uno dei maggiori acquirenti di greggio russo dall’invasione dell’Ucraina.
I dati generali, comunque, mostrano che l’India ha iniziato a esportare prodotti petroliferi in alcuni Paesi europei che non compravano quasi nulla da essa già prima della guerra in Ucraina o delle sanzioni. I Paesi Bassi, specialmente, sono emersi come uno dei maggiori acquirenti di diesel indiano, aumentando le loro importazioni a 49.200 barili al giorno a maggio scorso, dai 28.000 del febbraio 2022. A gennaio di quest’anno, l’Olanda ha acquistato la cifra record di 76.000 barili al giorno di prodotti petroliferi dall’India.
Anche la Francia ha aumentato costantemente le sue importazioni, da 12.000 barili al giorno lo scorso Dicembre a 37.000 barili a maggio di quest’anno.
La Germania, che nei tre anni prima della guerra non aveva quasi acquistato prodotti petroliferi dall’India, ha importato 8.900 barili quotidiani nel novembre 2022, aumentando poi sino ad oltre 10.000 barili al giorno. Italia, Romania, Belgio e Spagna, infine, sono gli altri Paesi europei che hanno aumentato le importazioni di prodotti petroliferi dall’India negli ultimi sei mesi dall’entrata in vigore dell’embargo UE sul petrolio russo.