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Incidente in barca sul Lago Maggiore, una vera e propria spy-story

K metro 0 – Lago Maggiore – La storia di una barca affondata sul Lago Maggiore il 28 maggio ha elementi da romanzo di spionaggio, riferisce la BBC. Quattro persone sono annegate tragicamente sul lago a sud delle Alpi svizzere. A bordo della house boat c’erano anche alcuni uomini dell’Aise oltre a quelli dell’Aisi e

K metro 0 – Lago Maggiore – La storia di una barca affondata sul Lago Maggiore il 28 maggio ha elementi da romanzo di spionaggio, riferisce la BBC. Quattro persone sono annegate tragicamente sul lago a sud delle Alpi svizzere. A bordo della house boat c’erano anche alcuni uomini dell’Aise oltre a quelli dell’Aisi e del Mossad. La festa di compleanno di uno dei presenti non sarebbe affatto il motivo principe della gita; tra l’altro, i superstiti sono tutti spariti nel nulla in poche ore.

Il Lago Maggiore e le sue sponde sono divisi tra le regioni italiane della Lombardia e del Piemonte e il cantone svizzero del Ticino. In Lombardia hanno sede diverse aziende che producono tecnologia per uso sia militare sia civile e la Svizzera è considerata un Paese di transito per molti membri dell’intelligence. Inoltre, alcune delle persone a bordo del battello, di entrambe le nazionalità, avevano appartamenti e case lì.

Mentre alcuni rapporti affermano che il viaggio in barca era un’innocente gita di piacere, diversi importanti organi di informazione italiani riferiscono che si trattava di un incontro di lavoro segreto tra agenti italiani e israeliani. L’incidente suscita grande interesse e il pubblico ministero Carlo Nocerino è stato incaricato di scoprire cosa è successo. Egli afferma appunto che 13 delle persone a bordo erano agenti italiani e otto agenti israeliani. Solo il capitano, Claudio Carminati, e la moglie russa non lavoravano nell’intelligence.

La crociera era stata programmata per festeggiare il compleanno di qualcuno a bordo. La barca di 15 metri era una scelta azzeccata: si chiamava “Good…uria”, un gioco di parole che significa “piacere”.

Ma la barca è stata improvvisamente colpita da una forte tempesta con raffiche di oltre 70 km (43 m) all’ora. “Nel giro di 30 secondi ci è piombata addosso l’apocalisse”, così Carminati ha descritto l’incidente, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera. “La barca si è immediatamente rovesciata e siamo caduti in acqua”. Sempre secondo il Corriere della Sera, in Piemonte e Lombardia c’è stata una missione per la sicurezza di Israele condotta dal Mossad con il supporto dell’intelligence italiana. Nome in codice dell’operazione sarebbe “anti-proliferazione” con l’obiettivo di fermare gli 007 di uno “Stato canaglia” della regione del Medio Oriente, non meglio specificato. Questi vorrebbero mettere le mani su macchinari, tecnologia e armi. Una operazione gemella, qualche anno fa, sarebbe avvenuta in Svizzera per evitare che lo “Stato canaglia” mettesse le mani su apparecchiature farmaceutiche. La destinazione finale era un centro di ricerca di sui vaccini, impegnato nel programma di sviluppo di tossine batteriologiche, scrive il Corriere. Uno scenario inquietante.

Carminati ha dichiarato agli inquirenti che non erano state fatte previsioni di maltempo. La barca era ancora sul lago dopo l’orario di rientro previsto. Ora è indagato per i reati di naufragio e omicidio colposo. La moglie, Anna Bozhkova, era una donna russa di 50 anni con permesso di soggiorno in Italia. Le altre vittime erano Tiziana Barnobi, 53 anni, e Claudio Alonzi, 62 anni, entrambi membri dei servizi segreti italiani.

È morto anche un uomo israeliano, Simoni Erez, 50 anni, un agente del Mossad in pensione. Il suo nome è stato pubblicato dai media italiani, ma non dai media israeliani. Gli altri che erano a bordo dell’imbarcazione sono riusciti a nuotare fino a riva o sono stati tirati fuori dall’acqua da altre imbarcazioni inviate in aiuto o che si trovavano in zona.

La stampa italiana riporta che i sopravvissuti hanno raccolto rapidamente le loro cose dalle camere d’albergo e dall’ospedale dove erano stati curati e sono partiti. Non ci sono documenti relativi a coloro che hanno ricevuto cure mediche. Gli israeliani hanno abbandonato le loro auto a noleggio e lunedì sono stati riportati a casa con un aereo israeliano che li ha prelevati a Milano.

L’ufficio del Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha confermato mercoledì che l’uomo israeliano morto era un membro in pensione del Mossad. “Il Mossad ha perso un caro amico, un membro devoto e professionale che ha dedicato la sua vita alla sicurezza dello Stato di Israele per decenni”, ha dichiarato l’ufficio in un comunicato. “Dato il suo servizio presso l’agenzia, non è possibile approfondire la sua identità”, ha aggiunto.

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