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Poliziotta uccisa a Roma, ipotesi omicidio-suicidio

Poliziotta uccisa a Roma, ipotesi omicidio-suicidio

K metro 0 – Roma – Sarebbe un caso di omicidio-suicidio, a quanto apprende l’Adnkronos, il delitto della poliziotta uccisa oggi a Roma, nell’androne di casa, in un palazzo di via Rosario Nicolò nella zona di Torraccia, non lontano dal più noto quartiere di San Basilio. La vittima, Pier Paola Romano, era sposata con un collega,

K metro 0 – Roma – Sarebbe un caso di omicidio-suicidio, a quanto apprende l’Adnkronos, il delitto della poliziotta uccisa oggi a Roma, nell’androne di casa, in un palazzo di via Rosario Nicolò nella zona di Torraccia, non lontano dal più noto quartiere di San Basilio.

La vittima, Pier Paola Romano, era sposata con un collega, un poliziotto in servizio al commissariato Sant’Ippolito con il quale aveva un figlio di 22 anni. Collega della vittima, in servizio insieme a lei all’ispettorato della Camera, anche Massimiliano C., l’agente che l’avrebbe freddata nell’androne del palazzo con tre colpi sparati con la pistola di ordinanza. Dopo l’omicidio, l’uomo si sarebbe poi allontanato in auto. Poco dopo avrebbe fermato la vettura e si sarebbe sparato.

Secondo una prima ricostruzione, la vittima sarebbe stata uccisa mentre usciva dall’androne del palazzo. Il collega che l’avrebbe colpita con la stessa pistola con la quale si sarebbe poi suicidato a poca distanza, l’ha aspettata e ha fatto fuoco a distanza ravvicinata con tre colpi al volto e al busto. Morta sul colpo, la donna è crollata all’indietro.

Ad allertare la sala operativa della questura, questa mattina intorno alle 11.30, è stata una telefonata nella quale una donna segnalava di aver udito alcune esplosioni e di aver visto, poco dopo, un uomo allontanarsi a bordo di un’autovettura bianca. Gli agenti intervenuti subito sul posto hanno constatato il decesso della donna e attivato le ricerche, individuando poco distante il presunto autore del gesto, collega della vittima, che si era suicidato con colpi d’arma da fuoco all’interno della sua autovettura.

Secondo quanto apprende l’Adnkronos, Massimiliano C. a Roma aveva un alloggio ma viveva a Cisterna di Latina. L’uomo da un paio di giorni non era in servizio per un breve periodo di ferie. La pistola d’ordinanza l’aveva portata con sé, nonostante l’abitudine dei colleghi in servizio alla Camera di lasciarla in ufficio.

La testimonianza

“Saranno state le 11.20 quando ho sentito tre botti, come se qualcuno stesse sbattendo un tappeto. Mi sono affacciata e ho visto una donna che conosco uscire dal palazzo tre portoni avanti al mio con le mani in faccia e un altro che correva spaventato. Ho chiesto cosa fosse successo e mi hanno detto che era morta una donna”, dice all’Adnkronos una vicina di casa della poliziotta uccisa.

“In strada, ferma – continua – c’era una macchina bianca (la stessa Chevrolet dove hanno poi trovato il cadavere del collega della vittima, ndr) con lo sportello aperto lato passeggero che ho visto chiudersi prima di scappare a una velocità inaudita”.

Il corpo dell’agente è stato portato via nel tardo pomeriggio dalla Polizia Mortuaria. Sul posto la Scientifica ora impegnata nei rilievi sulla Chevrolet.

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