K metro 0 – Tokyo – “Le minacce di uso di armi nucleari da parte della Russia, per non parlare del loro utilizzo, sono inammissibili“. Così i leader del G7 di Hiroshima, in Giappone, durante la visita al Memoriale della Bomba atomica. In una nota, il ministero degli Esteri di Tokyo si dice “convinto che questa visita
K metro 0 – Tokyo – “Le minacce di uso di armi nucleari da parte della Russia, per non parlare del loro utilizzo, sono inammissibili“. Così i leader del G7 di Hiroshima, in Giappone, durante la visita al Memoriale della Bomba atomica. In una nota, il ministero degli Esteri di Tokyo si dice “convinto che questa visita sia diventata una opportunità per confermare l’impegno del G7 per la realizzazione di un mondo senza armi nucleari”, lo riferisce l’Adnkronos.
Come ha spiegato il ministero degli Esteri giapponese, durante la visita i leader “hanno approfondito la loro comprensione della realtà dei bombardamenti atomici e hanno unito i loro cuori nel consolare le anime delle vite perdute. I leader del G7 hanno ribadito la loro posizione secondo cui le minacce di uso di armi nucleari da parte della Russia, per non parlare del loro uso, sono inammissibili”.
A margine dei lavori del summit si è intanto tenuto un incontro di coordinamento Ue, si apprende da fonti italiane. Oltre a Meloni, presenti il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, il Cancelliere tedesco Olaf Scholz, il presidente del Consiglio europeo Michel e la presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen. Tra i temi al centro della riunione di coordinamento Ue, il Coordinamento europeo sull’Ucraina, questioni industriali, difesa degli interessi comuni della Ue e transizione energetica, riferiscono le stesse fonti.
UCRAINA-RUSSIA, LA NOTA CONGIUNTA DEI LEADER G7
“Rimaniamo uniti nell’imporre sanzioni coordinate e altre azioni economiche per continuare a minare la capacità della Russia di intraprendere la sua aggressione illegale” sull’Ucraina, spiegano i leader nella dichiarazione congiunta, dichiarazione ‘frutto’ della seconda sessione di lavoro sulla guerra, mentre è ancora fresca la notizia dell’arrivo del presidente Volodymyr Zelensky a Hiroshima.
Nelle dichiarazioni finale, c’è spazio anche per una stretta sull’export di diamanti. “Al fine di ridurre le entrate che la Russia deriva dall’esportazione di diamanti – si legge infatti nel documento -, continueremo a lavorare a stretto contatto per limitare il commercio e l’uso di diamanti estratti, lavorati o prodotti in Russia”, con “l’obiettivo di garantire l’efficacia nell’attuazione di future misure restrittive coordinate, anche attraverso tecnologie di tracciamento” delle pietre.
Il G7 inoltre sostiene “gli sforzi dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) per rafforzare la sicurezza nucleare e l’applicazione di salvaguardie al materiale e agli impianti nucleari in Ucraina, in particolare per quanto riguarda l’impianto di Zaporizhzhia”.
“Esprimiamo la nostra più grave preoccupazione per il sequestro e la militarizzazione irresponsabile da parte della Russia della centrale nucleare di Zaporizhzhia – si legge ancora nel documento -. Riaffermiamo il sostegno ai ‘Sette pilastri indispensabili della sicurezza nucleare e della sicurezza nucleare’ del direttore generale dell’Aiea e sottolineiamo l’importanza di garantire e promuovere la sicurezza e la protezione degli impianti nucleari in qualsiasi circostanza”.
E ancora: “Impediremo ulteriormente l’elusione e l’aggiramento delle nostre misure contro la Russia, anche prendendo di mira le entità che trasportano materiale al fronte”. “Prendiamo atto e incoraggiamo gli impegni assunti da Paesi terzi per garantire che le nostre misure non vengano aggirate e abbiano l’effetto desiderato”, affermano i leader.
“Siamo pronti a prendere ulteriori misure contro coloro che sostengono intenzionalmente il finanziamento della guerra della Russia – proseguono i 7 ‘Grandi’ -. Stiamo adottando misure per ridurre ulteriormente le possibilità per la Russia di eludere le nostre misure finanziarie, anche impedendo che filiali di banche russe in Paesi terzi vengano utilizzate per evitare sanzioni”.