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L’Europarlamento chiede a Kosovo e Serbia di normalizzare le relazioni

L’Europarlamento chiede a Kosovo e Serbia di normalizzare le relazioni

K metro 0 – Bruxelles – Il Parlamento europeo oggi, ha invitato Serbia e Kosovo a normalizzare le loro relazioni per accelerare il loro processo d’integrazione nell’Ue: adottando due separate relazioni su Kosovo e Serbia, riferisce una nota  di Strasburgo. Sottolineando che la normalizzazione delle relazioni tra i due Paesi dovrebbe essere “una priorità e

K metro 0 – Bruxelles – Il Parlamento europeo oggi, ha invitato Serbia e Kosovo a normalizzare le loro relazioni per accelerare il loro processo d’integrazione nell’Ue: adottando due separate relazioni su Kosovo e Serbia, riferisce una nota  di Strasburgo. Sottolineando che la normalizzazione delle relazioni tra i due Paesi dovrebbe essere “una priorità e una precondizione per l’adesione all’UE”. Si tratta una risoluzione sulla politica di sicurezza e di sicurezza comune.

Il Parlamento europeo ha approvato la relazione sulla Serbia con 508 voti favorevoli, 76 contrari e 37 astensioni. La relazione sul Kosovo è stata adottata con 452 voti favorevoli, 87 contrari e 76 astensioni.

Gli europarlamentari hanno esortato i leader di entrambi i Paesi balcanici a continuare con il dialogo Belgrado-Pristina, facilitato appunto dall’UE per “assicurare senza indugio un accordo completo e legalmente vincolante sulla normalizzazione delle relazioni basato sul principio del riconoscimento reciproco”.

Secondo il Parlamento europeo, però, l’UE dovrebbe portare avanti i negoziati di adesione con la Serbia solo se il Paese si allineerà alle sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina e attuerà le riforme caratteristiche di uno Stato di diritto. I legislatori di Strasburgo inoltre “vogliono che l’UE riconsideri l’entità della sua assistenza finanziaria alla Serbia”, se da parte di quest’ultima continuerà “il sostegno alle politiche antidemocratiche”; e invitano la Commissione europea a garantire che i fondi dell’UE siano spesi in Serbia “in linea con gli obiettivi dell’UE”  e con i suoi “interessi strategici”.

Analogamente, il rapporto sul Kosovo plaude alle riforme attuate da Pristina contro la corruzione e la criminalità organizzata, ma collega il suo processo di adesione alla UE a “progressi in materia di Stato di diritto, diritti fondamentali e miglioramenti dell’ordinamento giuridico del Paese”. Avviato nel 2011, il dialogo Belgrado-Pristina guidato dall’UE mira a trovare una soluzione reciprocamente accettabile per le controversie, nel quadro di un accordo giuridicamente vincolante.

La maggior parte degli Stati membri delle Nazioni Unite, inclusi Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania e Turchia, ha riconosciuto il Kosovo come Stato autonomo, dopo la sua guerra per distaccarsi dalla Serbia e la sua formale dichiarazione d’indipendenza da Belgrado 15 anni fa. La Serbia, tuttavia, continua a considerare il Kosovo come parte territorio.

Strasburgo invitano il governo di Pristina e i rappresentanti dei serbi del Kosovo a superare le divisioni intercomunitarie. “Siamo felici di confermare che la tanto attesa liberalizzazione dei visti sarà concessa a tutti i cittadini del Kosovo a partire dal 1° gennaio 2024”.

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