K metro 0 – Mosca – Questa notte le forze ucraine hanno tentato di colpire con droni la residenza del Cremlino del presidente russo, Vladimir Putin. Lo ha reso noto l’ufficio stampa del presidente. “Due aeromobili a pilotaggio remoto erano diretti al Cremlino. In seguito alle azioni tempestive intraprese da servizi militari e speciali utilizzando sistemi
K metro 0 – Mosca – Questa notte le forze ucraine hanno tentato di colpire con droni la residenza del Cremlino del presidente russo, Vladimir Putin. Lo ha reso noto l’ufficio stampa del presidente. “Due aeromobili a pilotaggio remoto erano diretti al Cremlino. In seguito alle azioni tempestive intraprese da servizi militari e speciali utilizzando sistemi di combattimento radar, i dispositivi sono stati disabilitati”, si legge nel comunicato stampa, riporta l’agenzia Nova.
Il presidente e altre persone non sono state ferite, il programma di lavoro del capo dello Stato non è cambiato, secondo il Cremlino, che considera queste azioni come “un’azione terroristica pianificata e un tentativo di assassinio contro il presidente” alla vigilia della giornata della Vittoria e della parata del 9 maggio. Infine, si sottolinea che la parte russa “si riserva il diritto di rispondere a questo attacco dove e quando lo ritiene opportuno”.
La Russia non ha altra opzione che quella di eliminare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo l’attacco con drone contro la residenza del Cremlino di Vladimir Putin. Lo ha affermato il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitrij Medvedev, sul proprio canale Telegram. “Dopo l’attacco terroristico di oggi, non c’è altra opzione rimasta che l’eliminazione fisica di Zelensky e della sua cricca”, ha scritto Medvedev.
Who are these people and why were they coming up the Kremlin roof right before the explosion? pic.twitter.com/qVoCJUZHwb
— Anton Gerashchenko (@Gerashchenko_en) May 3, 2023
Immediata la replica dell’Ucraina. In un messaggio pubblicato su Twitter, il capo dell’ufficio presidenziale di Kiev, Mykhailo Podolyak, ha scritto: “L’attacco dei droni contro il Cremlino di cui Mosca sta accusando l’Ucraina potrebbe essere una prova del fatto che si sta preparando un atto di sabotaggio su larga scala”. Podolyak ha sottolineato: “Per quanto riguarda i droni nel Cremlino. Tutto è prevedibile… la Russia sta ovviamente preparando un atto terroristico su larga scala. Pertanto, all’inizio trattiene un gruppo di presunti sabotatori in Crimea. E poi dimostra ‘droni sul Cremlino’”, ha sostenuto Podolyak. Il consigliere ha ribadito che l’Ucraina sta conducendo una guerra esclusivamente difensiva, quindi gli attacchi sul territorio della Russia come questo “non risolvono un singolo compito militare”. “In secondo luogo, osserviamo con interesse la crescita di incidenti che si verificano in diverse parti della Russia. L’emergere di droni sconosciuti nelle infrastrutture energetiche o nel territorio del Cremlino può indicare il lavoro clandestino delle forze di resistenza locali”, ha Podolyak, aggiungendo che il presidente russo Vladimir Putin “sta perdendo il controllo del Paese”.