K metro 0 – Roma – La tanto attesa e pubblicizzata controffensiva dell’Ucraina sarebbe proprio dietro l’angolo, con gli alti comandanti e funzionari della difesa che affermano che Kiev ha quasi tutto ciò di cui ha bisogno per sferrare un attacco con successo contro le forze di occupazione russe. “I preparativi sono in fase di
K metro 0 – Roma – La tanto attesa e pubblicizzata controffensiva dell’Ucraina sarebbe proprio dietro l’angolo, con gli alti comandanti e funzionari della difesa che affermano che Kiev ha quasi tutto ciò di cui ha bisogno per sferrare un attacco con successo contro le forze di occupazione russe.
“I preparativi sono in fase di completamento”, ha detto il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov in una conferenza stampa aggiungendo che le forze armate ucraine sono pronte per l’offensiva.
Quanto precede ha fatto seguito alle dichiarazioni del Segretario Generale della NATO Jens Stoltenberg secondo cui l’Ucraina è ora in una posizione “forte” per riconquistare il territorio occupato a est dopo che l’Alleanza ha consegnato all’Ucraina il 98% dei veicoli da combattimento promessi, inclusi più di 200 moderni carri armati.
Mentre una data di inizio dell’offensiva sembrerebbe essere decisa (o meglio, pianificata), non è assolutamente certo che avrà successo perché’ esperti militari sollevano il dubbio della riuscita dell’offensiva a causa delle fortificazioni russe a difesa delle posizioni raggiunte sul terreno ucraino da Mosca.
La Russia dispone do molte armi anticarro e altre molteplici linee di fortificazione e l’Ucraina ha una capacità limitata di fornire supporto aereo alle unità corazzate e probabilmente una capacità limitata di sostenerle mentre si allontanano dalle loro basi di partenza per addentrarsi in un territorio ora occupato dai russi.
Come indicato, la logistica NATO ha fatto arrivare in Ucraina carri armati Leopard della Germania, carri armati Challenger di fabbricazione britannica e veicoli da combattimento di fanteria degli alleati occidentali. Tutti questi hanno una corazzatura più pesante dei mezzi, dell’era sovietica, che i russi impiegano nei combattimenti.
L’Ucraina ha anche ricevuto aerei da combattimento MiG-29 da alleati come la Polonia, che le consentirebbero una maggiore capacità aerea, sebbene Kiev rimanga pesantemente inferiore dalla Russia nei cieli.Christopher Cavoli, il Comandante Supremo delle forze NATO in Europa, ha dichiarato di recente di essere “molto fiducioso” che le truppe ucraine abbiano l’equipaggiamento sufficiente per l’offensiva.Ha confermato che Washington e Kiev hanno lavorato insieme per creare una strategia e strutturare lo strumento militare utile all’azione.“Ci siamo riusciti. Abbiamo quasi ottenuto tutto in Ucraina e sono fiducioso che abbiano ciò di cui hanno bisogno per l’offensiva che abbiamo pianificato con loro”, ha detto Cavoli avvertendo però che, nonostante le capacità’ militari russe si siano logorate nel lungo periodo di combattimenti, gli assetti importanti delle Forze Armate di Mosca sono rimasti intatti, comprese le capacità; di sviluppare operazioni cyber , nucleari, e sottomarine.”Gran parte dell’esercito russo non è stato colpito negativamente da questo conflitto e non dovremmo commettere l’errore di sottovalutare le capacità militari della Russia perché la posta in gioco è troppo alta” ha anche aggiunto Celeste Wallander, assistente Segretario alla difesa per gli affari di sicurezza internazionale americano.Gran parte dei recenti combattimenti in Ucraina si sono concentrati sul fronte orientale intorno alla città industriale di Bakhmut. Ma l’Ucraina dovrebbe lanciare la sua controffensiva anche nel sud.Le forze ucraine sono state osservate mentre stabilivano posizioni sul lato orientale del fiume Dnipro, un’area che potrebbe essere utilizzata come punto di sosta per un’azione per riconquistare la penisola di Crimea.Mosca, logicamente, è a conoscenza del luogo più probabile in cui l’Ucraina colpirà: nella regione meridionale di Zaporizhzhia, dove Kiev cercherebbe di tagliare i collegamenti verso la penisola.In merito all’offensiva sembrerebbe che i documenti del Pentagono trapelati suggeriscano che gli Stati Uniti (nonostante le dichiarazioni del Generale Cavoli) non sono poi tanto fiduciosi che l’Ucraina otterrà presto guadagni significativi e che è probabile che una guerra prolungata si protragga oltre il 2023.Comunque sia, il ministero della Difesa ucraino fatto trapelare dichiarazioni ottimistiche suggerendo che per la controffensiva af\il piano è finalmente scelto in modo tale che il nemico non possa reagire.
Purtroppo, in queste ore secondo fonti russe, confermate da fonti militari ucraine, i russi avrebbero conquistato l’area del Collegio industriale e praticamente sarebbero quasi in controllo della maggior parte citta di Bakhmut e potrebbero chiudere l’accerchiamento delle ultime unità ucraine rimaste in città, probabilmente solo un paio di brigate che difendono gli ultimi quartieri occidentali della città rimasti sotto il controllo di Kiev.
Quanto precede aumenta la preoccupazione che si ripongano fin troppe aspettative sulla capacità dell’Ucraina di chiudere la partita subito o entro l’estate con il successo della controffensiva. Ci sono elementi che potrebbero ridimensionare le aspettative circa la controffensiva ucraina e le sue possibilità di successo, al momento rese problematiche soprattutto dalle condizioni ambientali caratterizzate da piogge e fango.
Come accennato e importantissimo dal punto di visa strategico militare c’è l’assenza di sorpresa poiché dopo mesi di annunci i russi si aspettano un attacco e il fatto, già evidenziato, che i russi da mesi costruiscono linee difensive fortificate, ostacoli anticarro, postazioni e campi minati posti in profondità a difesa dei territori sotto il loro controllo non va sottovalutato. Inoltre, le molto pubblicizzate forze ucraine mobilitate per la controffensiva ( c’è ci indica 40 mila uomini) sono composte per lo più da reclute poco esperte e addestrate.
Tutto avviene alla vigilia del 9 maggio quando in Russia è festa. Si celebra il Giorno della Vittoria, ovvero la dichiarazione di resa della Germania nazista nel 1945 e la fine della Seconda guerra mondiale, o come viene chiamata dai russi la fine della “Grande guerra patriottica“. Si tratta di una festa nazionale istituita durante l’Unione Sovietica, le cui celebrazioni fino agli anni Novanta avvenivano in forma molto più modesta rispetto a oggi. È stato infatti il Presidente russo Vladimir Putin a voler rilanciare questa festa, per accrescere l’orgoglio patriottico nazionale.
Ogni anno il 9 maggio si tiene nella Piazza Rossa di Mosca una parata militare. Quest’anno, a causa dell’aggressione all’Ucraina, la dimostrazione di forza delle forze armate russe potrebbe essere ancora più evidente e grandiosa ma la contemporaneità con una controffensiva ucraina potrebbe rovinare tutto. Difficile fare previsioni, la guerra comunque continua…
Generale Giuseppe Morabito
Membro del Direttorio della NATO Defence College Foundation