K metro 0 – Praga – Migliaia di persone hanno manifestato oggi 16 aprile nella capitale ceca contro l’alta inflazione e per chiedere le dimissioni del governo. È la seconda volta che accade, sempre in Piazza San Venceslao, dopo quella dell’11 marzo organizzata da un nuovo partito politico noto come PRO sotto la bandiera “contro la povertà”. Il capo del gruppo populista, Jindrich Rajchl, ha incolpato l’Unione europea e il governo ceco dell’aumento dell’inflazione e tutti hanno ripetutamente chiesto le dimissioni dell’attuale coalizione di cinque partiti.

La protesta è durata circa due ore, dopo di che i partecipanti hanno marciato verso l’ufficio del governo; sono rimasti lì fino alle 19:30 circa. “Parlate con noi”, hanno gridato ai membri del gabinetto della Fial fuori dalle finestre dell’Accademia Straka. È stata anche suonata la canzone “Oh Son, Oh Son”, l’inno nazionale ceco o slovacco.

“Gli agenti di polizia hanno arrestato una sola persona durante l’intero pomeriggio, per condotta illecita”, ha dichiarato il portavoce della polizia di Praga Jan Daněk, senza però approfondire l’incidente. Le proteste hanno limitato il traffico nel centro della città per una parte del pomeriggio. I tram non hanno circolato sotto via Letná fino all’Accademia Straka. Anche gli automobilisti che percorrevano l’arteria principale da via Wilsonova verso Praga 7 hanno sopportato diversi disagi.

“Vogliamo le dimissioni del governo”, ha detto Rajchl alla folla. Di professione avvocato, è l’ex vice capo dell’associazione calcistica ceca. Il suo gruppo, il cui nome in inglese sta per Law, Respect, Expertise (legge, rispetto, competenza), non ha seggi in parlamento.  Rajchl ha tuttavia comunicato che il suo gruppo è pronto a inasprire ulteriormente le proteste. Lo ha riferito Associated Press.

L’inflazione è stata elevata, sebbene in calo negli ultimi mesi, scendendo al 15% a marzo, dal 16,7% di febbraio e dal 17,5% del mese precedente. I manifestanti vogliono anche che il governo riduca la disinformazione e le fake news. Sebbene Raichl abbia negato che il suo gruppo sia pro-Russia, i protestanti hanno condannato la posizione del governo nella guerra della Russia contro l’Ucraina. Finora Praga ha sostenuto in maniera ferma il governo di Kiev da quando le truppe russe hanno invaso l’Ucraina; laa Repubblica Ceca ha fornito armi all’esercito ucraino e ha accolto circa 500.000 rifugiati.

Ma Rajchl ha definito il ministro della Difesa Jana Cernochova, una sostenitrice della posizione pro-Ucraina, “il più grande rischio per la sicurezza del nostro Paese”. Alcune persone presenti alla manifestazione stavano addirittura firmando una petizione per chiedere l’uscita del Paese dalla NATO. Il premier Petr Fiala è al momento in viaggio in Asia.