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Macron nei Paesi Bassi: lavorare per una reale autonomia strategica dell’Europa

Macron nei Paesi Bassi: lavorare per una reale autonomia strategica dell’Europa

K metro 0 – Agenzia Nova – Amsterdam – Il presidente francese Emmanuel Macron ha iniziato oggi all’Aja la visita di Stato di due giorni nei Paesi Bassi, tenendo un discorso, interrotto da alcuni contestatori, presso l’istituto di ricerche Nexus. Il viaggio di Macron arriva subito dopo quello in Cina, insieme alla presidente della Commissione europea Ursula von

K metro 0 – Agenzia Nova – Amsterdam – Il presidente francese Emmanuel Macron ha iniziato oggi all’Aja la visita di Stato di due giorni nei Paesi Bassi, tenendo un discorso, interrotto da alcuni contestatori, presso l’istituto di ricerche Nexus. Il viaggio di Macron arriva subito dopo quello in Cina, insieme alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, e a pochi giorni dall’intervista rilasciata al quotidiano “Les Echos” e ad altri media, in cui il presidente francese ha ribadito la necessità di lavorare per una reale autonomia strategica dell’Europa, scatenando un dibattito in merito al “disaccoppiamento” degli interessi di Bruxelles e degli Stati membri da quelli di Washington. Nel corso della visita nei Paesi Bassi, su invito del re Guglielmo Alessandro, Macron incontrerà il primo ministro olandese Mark Rutte, con cui discuterà proprio di questi temi, legati ai settori dell’energia, dell’alta tecnologia e della difesa. I due leader dovrebbero del resto annunciare una serie di accordi in materia di semiconduttori, computer quantistici ed energia nucleare, oltre a un “patto per l’innovazione e la crescita sostenibile” che vedrà la partecipazione di imprese dei due Paesi.

Nel corso del discorso tenuto oggi pomeriggio, Macron ha ripreso i temi delle scelte future dell’Unione europea, rivendicando l’autonomia decisionale su questioni cruciali. L’Europa, secondo il titolare dell’Eliseo, deve modellare il proprio destino scegliendo i suoi “interlocutori”. “Dobbiamo provare a prendere delle decisioni invece di subire delle regole”, ha affermato il capo dello Stato. Durante la crisi del coronavirus “abbiamo capito che eravamo dipendenti per un gran numero di medicinali e un gran numero di cose”, ha continuato il presidente, spiegando che è necessario “ridurre questa dipendenza per rafforzare la nostra identità e la nostra sovranità”. Al contempo, tra i Paesi membri dell’Unione europea c’è bisogno di una maggiore “reciprocità”. L’Europa, ha proseguito Macron, deve avere il diritto di applicare il protezionismo, perché “se i nostri interessi strategici dovessero correre il rischio di essere compromessi dovremmo prendere delle azioni. In particolare, Macron ha indicato i settori più delicati evocando la cybersicurezza, le infrastrutture” e “ovunque ci siano vulnerabilità” o la sicurezza europea risulti essere “in pericolo”. Questa parte del discorso riporta all’incontro che il presidente avrà domani con i rappresentanti dell’azienda olandese Asml, a cui il governo dell’Aja ha impedito di esportare i macchinari per la produzione di chip avanzati alla Cina.

“Non si può difendere l’identità e il modello europeo se non si è competitivi”, ha rilevato Macron, secondo cui si deve lavorare sulla “semplificazione della regolamentazione” in Europa, prima di insistere sul tema dell’istruzione. Il presidente francese ha infine auspicato un “lavoro congiunto” per riunire tutti gli attori europei, dagli Stati membri alle agenzie di sviluppo, passando per la Banca europea di investimento (Bei) e la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers). “La trasformazione dell’Unione europea è stata molto rapida” e richiede “una politica che va al di là” di quella puramente “commerciale”, ha affermato il capo dello Stato. “Dobbiamo rafforzare il ruolo dei nostri strumenti e del nostro coordinamento”, ha poi aggiunto il Macron, spiegando che l’Europa deve avere “meccanismi chiari in caso di conflitto”.

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