K metro 0 – Strasburgo – “È essenziale che i parlamentari impediscano l’approvazione di una legislazione incompatibile con gli obblighi internazionali del Regno Unito”, ha dichiarato la Commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatović, nella sua lettera alla Camera dei Comuni e alla Camera dei Lord riguardante il “Progetto di legge sull’immigrazione clandestina”. La
K metro 0 – Strasburgo – “È essenziale che i parlamentari impediscano l’approvazione di una legislazione incompatibile con gli obblighi internazionali del Regno Unito”, ha dichiarato la Commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatović, nella sua lettera alla Camera dei Comuni e alla Camera dei Lord riguardante il “Progetto di legge sull’immigrazione clandestina”. La Commissaria mette in guardia sul fatto che “le disposizioni del Progetto di legge creano tensioni chiare e dirette con le norme consolidate e fondamentali in materia di diritti umani”.
Impedendo la valutazione delle domande d’asilo delle persone che arrivano clandestinamente nel Regno Unito, il Progetto di legge eliminerebbe uno degli elementi essenziali del sistema di protezione. “L’approvazione del Progetto di legge andrebbe ad aggiungersi alla già significativa regressione nella protezione dei rifugiati, dei richiedenti asilo e dei migranti registrata nel Regno Unito negli ultimi anni”, ha sottolineato la Commissaria.
Sono posti in evidenza vari elementi del Progetto di legge che suscitano preoccupazione per la Commissaria, tra cui la mancanza di garanzie che le obiezioni all’allontanamento siano valutate completamente in conformità alle norme stabilite nella CEDU, l’esclusione dalla protezione contro la schiavitù moderna delle persone che sono più a rischio di cadere vittime della tratta di esseri umani, gli ampi poteri di detenzione e le rigide limitazioni all’opposizione giudiziaria alla detenzione. La Commissaria avverte inoltre che il Progetto di legge annullerebbe i progressi compiuti nella riduzione della dannosa pratica di detenzione dei minori.
foto@Consigliod’Europa_Comunicato