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Scoperta dagli archeologi la più antica città di perle del Golfo Arabico

Scoperta dagli archeologi la più antica città di perle del Golfo Arabico

K metro 0 – Abu Dhabi – Isola di Siniya, Emirati Arabi Uniti – L’annuncio è stato dato dallo sceicco Majid bin Saud Al Mualla, capo del Dipartimento del Turismo e dell’archeologia  di Umm Al Quwain, uno dei sette emirati degli Emirati Arabi Uniti(UAE). Gli ultimi sviluppi della terza stagione di scavi nell’isola di Siniya,

K metro 0 – Abu Dhabi – Isola di Siniya, Emirati Arabi Uniti – L’annuncio è stato dato dallo sceicco Majid bin Saud Al Mualla, capo del Dipartimento del Turismo e dell’archeologia  di Umm Al Quwain, uno dei sette emirati degli Emirati Arabi Uniti(UAE).

Gli ultimi sviluppi della terza stagione di scavi nell’isola di Siniya, di fronte alla penisola di Umm Al Quwain (a circa  30 miglia a nord-est di Dubai) hanno riportato alla luce la più antica città di perle nel Golfo Persico, che fiorì  tra la fine del VI e la metà dell’VIII secolo d.C. La città si trova vicino all’antico monastero cristiano (risalente a 1.400 anni fa) che è stato scoperto l’anno scorso.

A sud di quel monastero, su una delle dita arricciate dell’isola, gli archeologi hanno riportato alla luce un agglomerato urbano (esteso su circa 12 ettari) fatto di case  di roccia e malta di calce, addensate in quartieri angusti  o sparse in spazi più ampi e circondate da cortili. Un insediamento urbano permanente e socialmente stratificato, a differenza di altri insediamenti popolati solo per la stagione della raccolta delle perle.

Le ultime ricerche mostrano che questa città, che precede l’ascesa dell’Islam in tutta la penisola arabica, è  uno dei più grandi insediamenti urbanizzati sopravvissuti mai trovati negli Emirati Arabi Uniti, paragonabile al ricco sito tardomedievale di Julfar nella città di Ras al-Khaimah, capitale dell’omonimo emirato contiguo a quello di Umm Al Quwain. 

Gli scavi archeologici confermano che coloro che vivevano a quel tempo costruirono le loro case accanto all’insediamento di pesca delle perle come dimostra la scoperta di una vasta area di conchiglie di ostriche aperte e scartate di fronte alla città.  Durante gli scavi sono stati ritrovati anche strumenti legati alla produzione, come la “bilancia subacquea delle perle”, che risale a più di mille anni fa.

La perla è stata una parte essenziale del sostentamento e una componente fondamentale del patrimonio per oltre 7.000 anni, come dimostrano le perle che sono state trovate  nelle tombe neolitiche di Umm Al Quwain.

La storia delle perle, che è crollata rapidamente dopo la prima guerra mondiale con l’introduzione delle perle artificiali e la Grande Depressione, ha un’importanza particolare nella storia degli Emirati Arabi Uniti. Nel 2019 una perla rosa, la più antica del mondo, è stata la  protagonista  della mostra «10.000 anni di lusso». Esposta al pubblico al Louvre di Abu Dhabi, la perla di Abu Dhabi, com’è stata ribattezzata, è un gioiello unico che appartiene al Museo nazionale di Zayed. Le analisi al Carbonio-14 condotte sulla perla hanno rivelato come sia possibile datarla tra 5.600 e 5.800 anni prima di Cristo: risalirebbe quindi al neolitico.

Ma oggi l’industria delle perle deve affrontare un’incombente resa dei conti con un’altra industria estrattiva, quella del petrolio che ha reso prosperi gli Emirati dopo la loro formazione nel 1971.

Il progetto di scavo dell’isola di Siniya si svolge in collaborazione con il ministero della Cultura, l’Università degli Emirati Arabi Uniti,  l’Istituto per lo studio del mondo antico dell’Università di New York la missione archeologica italiana a Umm Al Quwain.

Nata nel 2019, la Missione Archeologica Italiana ad Umm al-Quwain collabora attivamente con il Dipartimento per il Turismo e l’Archeologia locale ad una serie di progetti volti allo studio e alla valorizzazione del patrimonio archeologico dell’Emirato. Accanto ad una attività di ricognizione archeologica, la Missione si occupa dello scavo estensivo di due siti di eccezionale importanza, Tell Abraq (c. 2500 a.C. – 300 d.C.) ed il monastero e villaggio tardo antico situati sull’isola di Siniya (c. 600-750 d.C.). I principali risultati di queste indagini sono stati presentati nel contesto più ampio della frequentazione umana della laguna di Umm al-Quwain (Khawr al-Bayḍāʾ – l’unica ancora intatta lungo la costa degli Emirati) dal Neolitico ai giorni nostri.

AP/Emirates News Agency/Istituto Italiano di Cultura di Abu Dhabi)

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