K metro 0 – Gerusalemme – L’inviato delle Nazioni Unite per la pace in Medio Oriente Tor Wennesland ha esortato Israele e i palestinesi a placare l’ondata di violenza nella Cisgiordania occupata, un giorno dopo l’ultimo raid israeliano che ha ucciso sei persone. “Siamo nel mezzo di una spirale di violenza che deve essere fermata immediatamente”, ha dichiarato in un comunicato. Ne ha riferito france24.

Martedì le forze israeliane hanno difatti attaccato un campo profughi nella città cisgiordana di Jenin, uccidendo almeno sei uomini armati palestinesi, tra cui un membro di Hamas sospettato di aver ucciso due fratelli di un insediamento ebraico vicino al villaggio di Huwara.  Wennesland si è detto dunque “allarmato” per le violenze, che secondo l’esercito hanno incluso il lancio di razzi a spalla da parte dei soldati in mezzo a feroci spari. Nabil Abu Rudeina, portavoce del presidente palestinese Mahmud Abbas, ha definito l’uso di razzi nel campo profughi di Jenin, un atto di “guerra totale”.

Il raid di Jenin è stato l’ultimo di una serie di operazioni militari mortali nel territorio palestinese, che Israele occupa dalla Guerra dei Sei Giorni del 1967. Tra i sei uccisi c’era Abdel Fatah Hussein Khroushah, 49 anni, che secondo l’esercito israeliano era un “terrorista operativo”, sospettato di aver ucciso due coloni israeliani nella città palestinese di Huwara il 26 febbraio.

L’uccisione dei due coloni, avvenuta poche ore dopo che funzionari israeliani e palestinesi si erano impegnati in Giordania a “prevenire ulteriori violenze”, ha scatenato la furia dei coloni israeliani, che a centinaia hanno poi incendiato case e auto palestinesi nella città cisgiordana.

“Sono profondamente turbato dalle continue violenze”, ha dichiarato Wennesland, condannando sia la violenza dei coloni israeliani contro i palestinesi sia gli attacchi palestinesi contro gli israeliani. “Israele, in quanto potenza occupante, deve garantire che la popolazione civile sia protetta e che i responsabili siano chiamati a risponderne”, ha dichiarato.

Durante la notte, un razzo è stato lanciato dalla Striscia di Gaza controllata da Hamas, ma è caduto corto ed è esploso all’interno dell’enclave costiera, ha dichiarato l’esercito israeliano. Gli impegni presi dalle due parti in Giordania il mese scorso, quando hanno concordato di “impegnarsi per la de-escalation”, devono essere attuati se “vogliamo trovare una via d’uscita”, ha proseguito Wennesland.

“Le parti devono astenersi da ulteriori passi che ci porterebbero a maggiore violenza”, ha aggiunto. L’esercito ha identificato uno degli uomini armati come Abdel-Fattah Kharusha, membro del gruppo islamista Hamas, che ha sparato a due israeliani mentre erano seduti nella loro auto a un posto di blocco vicino al villaggio palestinese di Huwara, nella Cisgiordania occupata, il 26 febbraio. L’organizzazione ha dichiarato che i suoi due figli sono stati arrestati in un raid effettuato contemporaneamente nella città di Nablus, un altro centro di attività militante. Secondo le dichiarazioni di Hamas e del Jihad islamico, tutti gli uccisi erano uomini armati dei gruppi militanti Hamas, Jihad islamico e Fatah.

“Invitiamo i combattenti del nostro popolo ovunque a intensificare la resistenza armata contro l’occupazione e a combatterla ovunque sulla terra della nostra casa occupata”, ha dichiarato l’ala armata di Hamas in un comunicato. Hamas, che gestisce la Striscia di Gaza bloccata ma che ha anche combattenti in Cisgiordania, ha detto che Kharusha era un membro e che ha compiuto il doppio omicidio di Huwara, l’ultimo di una serie di attacchi mortali contro gli israeliani da parte dei palestinesi quest’anno.

La furia ha scatenato l’indignazione e la condanna a livello mondiale, che è aumentata quando il ministro delle Finanze ultranazionalista Bezalel Smotrich, responsabile di alcuni aspetti dell’amministrazione della Cisgiordania, ha dichiarato che Huwara dovrebbe essere “cancellata”. Smotrich ha poi ritrattato in parte. Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha ribadito nella notte l’invito ad entrambe le parti a smorzare le tensioni e si prevede che questa settimana il Segretario alla Difesa Lloyd Austin, in visita in Israele, solleverà il problema della violenza.