K metro 0 – Parigi – Il presidente Emmanuel Macron illustrerà oggi la nuova strategia della Francia per l’Africa, dove il sentimento antifrancese è molto forte in alcune sue ex colonie, prima della missione di due giorni in quattro Paesi del continente africano centrale. Lo riferisce france24. Macron chiederà in sostanza una partnership più equilibrata,
K metro 0 – Parigi – Il presidente Emmanuel Macron illustrerà oggi la nuova strategia della Francia per l’Africa, dove il sentimento antifrancese è molto forte in alcune sue ex colonie, prima della missione di due giorni in quattro Paesi del continente africano centrale. Lo riferisce france24.
Macron chiederà in sostanza una partnership più equilibrata, prima di iniziare un ambizioso viaggio nel Gabon per un vertice sull’ambiente, poi l’Angola, quindi Congo-Brazzaville, infine nella vicina Repubblica Democratica del Congo.
Il discorso di oggi arriva in un momento in cui l’influenza della Francia sul continente affrontare più sfide che negli ultimi decenni. In meno di un anno, infatti, le truppe francesi si sono dovute ritirare dal Mali, che si è affidato a contractor militari russi, e più di recente dal Burkina Faso, che sembra anch’esso guardare sempre più a Mosca.
Un crescente sentimento anti-francese ha pooi portato a proteste di piazza in diversi Paesi dell’Africa occidentale e settentrionale contro l’ex potenza coloniale. Inoltre, gli storici legami economici che la Francia aveva con la regione sono messi in discussione dalla crescente presenza commerciale di Russia, Cina e Turchia.
Il presidente ha insistito sul fatto che l’Africa è una priorità del suo secondo mandato al potere e a luglio ha intrapreso un viaggio in Camerun, Benin e Guinea-Bissau. Il suo discorso fa seguito a quello tenuto nel 2017 agli studenti di un’università del Burkina Faso, in cui si era impegnato a staccarsi dalle precedenti politiche post-coloniali del suo Paese nel continente che conta più di 50 Paesi.
Ha così criticato “i crimini della colonizzazione europea” e chiesto una “relazione veramente nuova” tra Africa ed Europa. Ma da allora molto è cambiato in Burkina Faso e nella più ampia regione del Sahel. La Francia ha litigato con le nuove autorità militari del Mali e del Burkina Faso, ritirando le proprie truppe da entrambe le ex colonie francesi dopo aver aiutato per anni le autorità locali a combattere i jihadisti.
A Parigi è poi cresciuto l’allarme per il crescente ruolo della Russia nei Paesi africani francofoni, insieme a una spinta cinese per l’influenza che è evidente da alcuni anni. La Francia e i suoi alleati occidentali accusano il gruppo di mercenari russi Wagner, famoso per le sue attività in Siria e Ucraina, di essere attivo in Mali e nella Repubblica Centrafricana, anch’essa governata dalla Francia in epoca coloniale.
I rapporti hanno anche suggerito che Wagner sta cercando di impiantarsi in Burkina Faso, affermazioni che Mosca ha respinto la scorsa settimana. Negli ultimi mesi, Parigi ha accusato la Russia di diffondere disinformazione per minare gli interessi francesi nelle ex colonie. Nel suo discorso, Macron avrebbe dovuto fornire maggiori dettagli sul futuro della presenza militare francese nel continente, dopo aver annunciato in autunno la fine dell’operazione anti-jihadista Barkhane nel Sahel.
La Francia ha ancora migliaia di truppe nella regione, anche in Niger e Ciad, ma sta cercando di ridispiegarne alcune verso il Golfo di Guinea e di ridurre la sua presenza sul terreno. Il presidente francese ha inoltre ribadito la necessità di rafforzare i legami sulla scia dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia un anno fa. “Di fronte alle minacce strategiche – la guerra in Ucraina e gli shock economici e pandemici – è fondamentale che l’Europa e l’Africa siano il più possibile allineate e vicine nel loro dialogo”, ha dichiarato all’AFP un consigliere presidenziale francese che ha chiesto di non essere nominato.
Macron ha ripetutamente esortato i Paesi del Sud globale a condannare la guerra in Ucraina. Ma quando giovedì le Nazioni Unite hanno votato a stragrande maggioranza per chiedere alla Russia di ritirare immediatamente le truppe dal suo vicino filo-occidentale, tre dei quattro Paesi che Macron visiterà questa settimana – Gabon, Angola e Congo-Brazzaville – si sono astenuti insieme a Cina e India.