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Terremoto Turchia e Siria immagini devastanti, oltre 2.600 morti

Terremoto Turchia e Siria immagini devastanti, oltre 2.600 morti

K metro 0 – Ankara – Quelle che arrivano da Turchia e Siria sono immagini devastanti e disperate. Oltre 2.600 morti e migliaia di feriti. E’ il bilancio, ancora provvisorio, del violento terremoto nel sud della Turchia, al confine con la Siria, nella regione dell’Anatolia sud-orientale. La scossa più forte è stata di magnitudo 7.7

K metro 0 – Ankara – Quelle che arrivano da Turchia e Siria sono immagini devastanti e disperate. Oltre 2.600 morti e migliaia di feriti. E’ il bilancio, ancora provvisorio, del violento terremoto nel sud della Turchia, al confine con la Siria, nella regione dell’Anatolia sud-orientale. La scossa più forte è stata di magnitudo 7.7 della scala Richter, alla quale ne sono seguite altre anche molto forti. L’ultima, di magnitudo 7.6, è stata registrata nella provincia di Kahramanmaras alle 13.24 ora locale (11.24 in Italia) ed è stata avvertita anche a Damasco, in Siria, con epicentro nel distretto di Elbistan.

Secondo quanto comunicato dal ministro turco della Sanità, Fahrettin Koca, al momento le vittime in Turchia sono 1.651, 11.119 le persone rimaste ferite. Nelle zone della Siria controllate dal governo i morti sono 538 e i feriti 1.360, ha reso noto il ministero della Salute a Damasco. Nelle aree del nord ovest controllate dai ribelli invece sono morte 430 persone, secondo i dati diffusi dai soccorritori citati dal Guardian.

La Turchia ha ”ricevuto offerte di aiuto da 45 Paesi, oltre all’Unione europea e alla Nato”, ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che ha proclamato 7 giorni di lutto nazionale.

In una dichiarazione congiunta, il capo della politica estera dell’UE Josep Borrell e il commissario europeo per la gestione delle crisi Janiz Lenarcic hanno affermato che 10 squadre di soccorso e ricerca provenienti da Bulgaria, Croazia, Repubblica ceca, Francia, Grecia, Paesi Bassi, Polonia e Romania sono state rapidamente mobilitate per sostenere i soccorsi squadre a terra.

Anche Ungheria, Italia, Spagna, Malta e Slovacchia si sono impegnate a fornire assistenza simile, ha annunciato il portavoce dell’Unione europea per gli aiuti umanitari Balazs Ujvar in una conferenza stampa.

Qatar, Arabia Saudita, Kuwait, Emirati arabi, Algeria, Libano e Giordania hanno inviato squadre di soccorso, personale medico, soccorsi, tende e rifornimenti.

Dopo le due violente scosse di terremoto che hanno colpito la Turchia nella notte, è stata registrata un’esplosione a un gasdotto nella provincia meridionale di Hatay. Lo ha riferito l’agenzia di stampa turca Ihlas, che cita l’operatore Botas, secondo cui sono stati sospesi i flussi di gas verso le province di Gaziantep, Hatay e Kahramanmaras.

In seguito al terremoto sono state fermate le operazioni al terminal petrolifero di Ceyhan, nel sudest della Turchia, ha reso noto l’agenzia di navigazione Tribeca, secondo cui si terrà una riunione di emergenza per valutare la situazione, dopo che sono stati danneggiati alcuni porti della regione. L’operatore dell’oleodotto Botas ha fatto sapere che non si registrano invece danni alla pipeline, riferisce l’Adnkronos.

Sono oltre 40 le scosse di assestamento registrate in Turchia nelle ore successive alla prima, ha riferito l’agenzia per la gestione dei disastri e delle emergenze del ministero degli Interni di Ankara. A causa della elevata magnitudo e della relativa vicinanza al mare, sia il Cat-Ingv che il Koeri hanno poi diramato un’allerta tsunami per il Mediterraneo, un’allerta di tipo Watch, ha sottolineato l’Ingv. Il sisma è stato avvertito anche in Libano, Grecia, Israele e Cipro.

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Joseph Villeroy
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