K metro 0 – Ouagadougou – Il governo del Burkina Faso ha chiarito di aver chiesto oggi alla Francia, ex dominatore coloniale, di ritirare entro un mese le proprie truppe dal Paese colpito dall’insurrezione jihadista. Lo ha dichiarato il portavoce del governo, Jean-Emmanuel Ouedraogo, all’emittente radiotelevisiva nazionale Rtb.

La Francia schiera difatti circa 400 soldati delle forze speciali nel paese dell’Africa occidentale, ma negli ultimi mesi le relazioni si sono deteriorate e le tensioni aumentate. Ouagadougou aveva già annunciato, come riferisce france24, mercoledì scorso in una lettera del ministero degli Affari Esteri a Parigi di voler porre fine all’accordo militare. Ieri pomeriggio, il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato di attendere “chiarimenti” in merito e in serata la presidenza francese aveva detto di aspettare la conferma al “livello più alto”.

“Stiamo ponendo fine all’accordo che permette alle forze francesi di essere presenti in Burkina Faso”, ha così affermato il portavoce del governo Jean-Emmanuel Ouedraogo alla Radio-Television del Burkina. “Non è la fine delle relazioni diplomatiche tra Burkina Faso e Francia”, ha tuttavia aggiunto. “Questa interruzione è normale ed è prevista dai termini dell’accordo”, ha precisato il portavoce.

La giunta e tutto il Paese volevano “essere i primi attori della riconquista del nostro territorio”, ha detto, facendo eco all’appello del leader del colpo di Stato, il capitano Ibrahim Traore, di reclamare come priorità assoluta le porzioni di territorio occupate dai jihadisti.

Macron aveva dunque affermato che c’era “grande confusione” sui rapporti e ha esortato Traore a prendere una posizione pubblica. Il portavoce del governo ha tuttavia replicato oggi: “Allo stato attuale non vediamo come possiamo essere più chiari”.

Da quando l’ultimo regime militare ha preso il potere a settembre, si sono svolte diverse manifestazioni per chiedere la partenza dell’ambasciatore francese e delle truppe francesi.