K metro 0 – Bruxelles – Alla luce della guerra in Ucraina la cooperazione tra Nato e Ue “è più importante che mai”, ha detto Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato firmando oggi una terza dichiarazione congiunta sulla cooperazione tra Ue e Nato, informa l’Adnkronos. “Dobbiamo continuare a rafforzare la partnership tra Nato e Ue
K metro 0 – Bruxelles – Alla luce della guerra in Ucraina la cooperazione tra Nato e Ue “è più importante che mai”, ha detto Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato firmando oggi una terza dichiarazione congiunta sulla cooperazione tra Ue e Nato, informa l’Adnkronos.
“Dobbiamo continuare a rafforzare la partnership tra Nato e Ue e dobbiamo rafforzare ulteriormente il nostro sostegno all’Ucraina“, ha aggiunto Stoltenberg, ricordando che con l’invasione dello scorso febbraio “il presidente Putin voleva prendere Kiev in pochi giorni e dividerci, ma ha fallito chiaramente su entrambi i fronti”.
Nella dichiarazione Ue e Nato esprimono “piena solidarietà all’Ucraina”, ribadendo “l’appoggio continuo alla sua indipendenza, sovranità ed integrità territoriale all’interno delle frontiere internazionalmente riconosciute”. “Appoggiamo pienamente il diritto intrinseco dell’Ucraina all’autodifesa ed alla determinazione del proprio futuro”, dice chiaramente il testo che accusa “attori autoritari” che minacciano i principi democratici con mezzi politici, economici, tecnologici e militari. La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, e il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, concordi con Stoltenberg, che afferma, “siamo determinati a portare la nostra partnership su un livello maggiore”, riferendosi alla nuova dichiarazione che, come ha spiegato von der Leyen, si concentrerà su “quattro aree: le minacce cyber e il terrorismo; le tecnologie emergenti; le conseguenze sulla sicurezza della crisi climatica e la resilienza delle nostre società alle azioni di disinformazione e delle nostre infrastrutture”.
Per la prima volta, inoltre la dichiarazione fa un diretto riferimento alla Cina: “La crescente assertività della Cina e le sue politiche rappresentano sfide che dobbiamo affrontare”, ha detto Stoltenberg. “Alleati forti formano alleanze forti”, ha dichiarato da parte sua Michel, sottolineando come l’aggressione russa dell’Ucraina ha rafforzato le capacità di difesa europee. Ed inoltre ha dato un nuovo impulso all’allargamento della Ue, con lo status di candidato ottenuto da Ucraina e Moldova: “Putin ha ottenuto di avere più Nato ed avrà più Ue”, ha aggiunto il presidente del Consiglio Europeo, riferendosi anche all’adesione all’Alleanza Atlantica di Svezia e Finlandia.
Stoltenberg – Nel corso della conferenza stampa Stoltenberg ha ricordato che “dobbiamo assicurare di continuare il nostro sostegno all’Ucraina perché abbiamo visto che la Russia ha sofferto grandi sconfitte, ma non dobbiamo sottostimare la Russia: stanno mobilitando più truppe, si stanno impegnando per avere più armi ed equipaggiamento”. I russi, ha ammonito, stanno “mostrando la volontà di continuare la guerra”. “Non c’è nessuna indicazione che Putin abbia cambiato i suoi obiettivi”, ha aggiunto, sottolineando che “dobbiamo essere preparati per una lunga guerra” e che “è importante messaggio che lanciamo oggi” della Nato e la Ue più unite che mai nel sostegno all’Ucraina.
“I membri della Nato stanno diminuendo le proprie scorte per fornire aiuti militari all’Ucraina, e questa è la cosa giusta da fare perché è in gioco la nostra sicurezza”. “Mi è stato detto dagli alleati che se si deve scegliere tra rispettare tutte le direttive Nato in materia di stock e aiutare l’Ucraina, è più importante aiutare l’Ucraina”, ha aggiunto, sottolineando che si stanno fornendo a Kiev “da diversi mesi, un livello senza precedenti” di forniture militari.
La “soluzione a lungo termine è quella di produrre di più”, ha detto ancora Stoltenberg spiegando che i ministri della Difesa della Nato hanno già preso la decisione politica di aumentare la portata degli stock e che si è già avviato “un dialogo con l’industria” per aumentare la produzione. Inoltre, vi è stata una revisione per ogni singolo Paese membro in modo da essere “sicuri di avere abbastanza riserve per difendere il proprio territorio e per aiutare gli ucraini”.