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Lisbona, il governo vuole far ripartire gli sfratti, e i mutui schizzano alle stelle

K metro 0 – Lisbona – Si torna a parlare di sfratti nella capitale lusitana. Il governo vuole difatti porre fine al freno legale che dal marzo 2020 ha permesso alle famiglie con ordinanza di sfratto di rimanere in via eccezionale nell’alloggio in cui vivono. Lo riferisce oggi il Jornal de Notícias (JN), secondo cui

K metro 0 – Lisbona – Si torna a parlare di sfratti nella capitale lusitana. Il governo vuole difatti porre fine al freno legale che dal marzo 2020 ha permesso alle famiglie con ordinanza di sfratto di rimanere in via eccezionale nell’alloggio in cui vivono. Lo riferisce oggi il Jornal de Notícias (JN), secondo cui l’esecutivo guidato da António Costa ha proposto al Parlamento portoghese la revoca di questa misura entrata in vigore all’inizio della pandemia.

La proposta, presentata l’11 novembre, è giustificata dal governo con lo “sviluppo della situazione epidemiologica in senso positivo” e con il fatto che il freno legale era destinato a “rimanere in vigore per un periodo di tempo giustificato”. Tuttavia, la decisione ha sorpreso inquilini e proprietari, che ritengono che sarebbe saggio “aspettare almeno altri sei mesi” per revocare questa misura, come ha sostenuto a JN António Machado, leader dell’Associazione degli inquilini di Lisbona.

In sintesi, dal 20 marzo del 2020, la misura consente agli inquilini, quando viene loro intimato di lasciare la propria abitazione, di sospendere lo sfratto, sostenendo che se questo dovesse andare a buon fine, si troverebbero in una “situazione di fragilità dovuta alla mancanza di un proprio alloggio, o ad altra inderogabile ragione sociale”.

Stando agli ultimi rilevamenti, al 6 ottobre la sola National Rental Bank aveva emesso 1.336 titoli di sfratto per i residenti, di cui 523 (39%) negli ultimi sei mesi. I dati non consentono però di sapere quanti inquilini abbiano beneficiato della sospensione dello sfratto.

Sempre a proposito della casa, le rate dei mutui aumenteranno tra 108 e 251 euro in questo mese. Si parla per la precisione di prestiti ipotecari sui contratti indicizzati all’Euribor a tre, sei e 12 mesi, rispetto alle ultime revisioni, secondo una simulazione di Deco/Dinheiro&Direitos. Tradotto in soldoni, un cliente con un mutuo trentennale di 150.000 euro, indicizzato all’Euribor a sei mesi e con uno spread (il margine di profitto della banca) dell’1%, pagherà ora 658,67 euro, con un aumento di 186,07 euro rispetto all’ultima revisione di giugno e con un aumento superiore ai 170,83 euro di chi ha rivisto il contratto a novembre.

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