K metro 0 – Bruxelles – la Svezia e la Finlandia hanno compiuto alcuni progressi nel rispondere alle preoccupazioni di Ankara in materia di sicurezza, per ottenere l’approvazione della Turchia per le loro richieste di adesione alla NATO, stando a quanto dichiarato mercoledì il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, ma non basta. “Non ignoriamo i passi compiuti”, ha dichiarato il ministro alla stampa oggi. “Tuttavia, non ci sono ancora sviluppi concreti su alcune questioni come l’estradizione (di sospetti ricercati dalla Turchia) e il congelamento dei beni dei terroristi. Abbiamo ricordato loro che alla fine sono il popolo turco e il parlamento turco a dover essere convinti”.

Eppure il Segretario Generale della NATO Jens Stoltenberg ha ribadito che “è tempo di accoglierli come membri a pieno titolo dell’alleanza”. L’approvazione è in una fase di stallo, ricordiamo, perché la Turchia ha accusato i Paesi nordici di ignorare le minacce al suo Paese da parte dei militanti curdi e di altri gruppi che considera terroristici. I parlamenti di Turchia e Ungheria devono pertanto ancora ratificare le loro candidature. Gli altri 28 Stati della NATO lo hanno già fatto.

Il ministro degli Esteri svedese Tobias Billström ha dichiarato però all’emittente SVT che “si stanno facendo progressi” per quanto riguarda l’adesione alla NATO e che presto si recherà in Turchia. “Sono in attesa di ulteriori discussioni con il mio collega ministro degli Esteri turco. Sono anche impaziente di avere l’opportunità di riconciliarmi”, ha aggiunto. E così, il ministro degli Esteri finlandese Pekka Haavisto ha d’altra parte dichiarato ai media finlandesi che le discussioni si sono svolte in uno spirito costruttivo e concreto. “Abbiamo ricevuto conferma (dalla Turchia) che anche le condizioni per la Finlandia sono state soddisfatte in molti modi, come concordato in precedenza”.

Il Segretario di Stato americano Antony Blinken si è detto infine fiducioso che i due Paesi nordici si uniranno presto all’alleanza. Ha detto ai giornalisti a Bucarest che, rispetto ai precedenti allargamenti della NATO, l’attuale processo “sta avvenendo a velocità record”.