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Spagna, in 25 mila, convocati da Vox, chiedono dimissioni di Sánchez

Spagna, in 25 mila, convocati da Vox, chiedono dimissioni di Sánchez

K metro 0  – Madrid – Migliaia di persone si sono riunite domenica 27 novembre a Madrid e in altre città spagnole, in una iniziativa congiunta di Vox e del sindacato Solidarność per protestare contro il delitto di sedizione (entrato nella legislazione spagnola nel 1822, con pene previste fino a 15 anni per i casi

K metro 0  – Madrid – Migliaia di persone si sono riunite domenica 27 novembre a Madrid e in altre città spagnole, in una iniziativa congiunta di Vox e del sindacato Solidarność per protestare contro il delitto di sedizione (entrato nella legislazione spagnola nel 1822, con pene previste fino a 15 anni per i casi più gravi) e chiedere le dimissioni del capo del governo, Pedro Sánchez, che Santiago Abascal ha descritto nella Plaza de Colón della capitale come un “politico senza scrupoli” e un “boss della demolizione” della democrazia.

Il leader di Vox ha così invocato una “reazione sociale” contro il governo e la “distruzione delle istituzioni”. Abascal ha dichiarato che l’esecutivo ha posto fine ai “pilastri essenziali di cui un Paese ha bisogno per stare in piedi”. La protesta a Madrid ha riunito 25.000 persone, secondo la delegazione governativa, cifra che secondo l’organizzazione di protesta si attesterebbe invece a 80.000 presenze, con la protesta estesa lungo il Paseo de Recoletos e il Paseo de la Castellana. Lo riferisce il quotidiano rtve.es.

La manifestazione di Madrid, indetta da Vox, insieme al sindacato Solidarność, si è difatti allargata al resto del Paese, radunando in tutto 100.000 persone. A Valladolid, ad esempio, anche il vicepresidente del governo regionale di Castilla y León, Juan García-Gallardo (Vox), ha gridato contro Sánchez, assicurando che “non può resistere un altro minuto. Rilascia gli stupratori in branco e mette i criminali per le strade”. A Palma, circa 400 sostenitori di Vox si sono riuniti in Plaza de Cort per chiedere le dimissioni della presidente del governo delle Baleari, Francina Armengol, e del capo dell’esecutivo centrale, oltre a chiedere la convocazione di elezioni.

Nelle Asturie, l’evento è stato guidato dal presidente di Vox e deputato regionale, Ignacio Blanco con lo slogan: “La Spagna vuole votare, elezioni subito! Contro il governo del tradimento, dell’insicurezza e della rovina”, Vox ha assicurato che il governo “vuole una Spagna rovinata, spezzata, affrontata e piegata” e ha accusato Sánchez di aver “tradito il popolo spagnolo appoggiandosi a comunisti, separatisti e filoterroristi”.

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