K metro 0 – Parigi – Più amici di prima. Al termine della visita ufficiale di due giorni, conclusa martedì a Parigi, la piccola repubblica centroasiatica dell’Uzbekistan (5.000 kilometri di distanza dalla capitale francese) è più vicina. Sul piano politico-diplomatico, ben s’intende. Il presidente uzbeko, Shavkat Mirziyoyev, ha incontrato il presidente francese Emanuel Macron all’Eliseo
K metro 0 – Parigi – Più amici di prima. Al termine della visita ufficiale di due giorni, conclusa martedì a Parigi, la piccola repubblica centroasiatica dell’Uzbekistan (5.000 kilometri di distanza dalla capitale francese) è più vicina. Sul piano politico-diplomatico, ben s’intende.
Il presidente uzbeko, Shavkat Mirziyoyev, ha incontrato il presidente francese Emanuel Macron all’Eliseo e insieme hanno visitato due mostre sul patrimonio culturale dell’Uzbekistan al Museo del Louvre (“Splendori delle oasi del’Uzbekistan”) e all’Institut du Monde Arabe (“Sulle strade di Samarcanda”: L’Uzbekistan è membro dell’Organizzazione della cooperazione islamica, che ha una delegazione permanente presso le Nazioni Unite e rappresenta 56 Stati sparsi ai quattro angoli del mondo).
Macron e Mirziyoyev si sono impegnati a rafforzare le relazioni tra i loro due paesi nel campo dell’economia, della sicurezza e della cooperazione regionale, nel corso della riunione di martedì sera a Parigi.
Nel 30° anniversario dell’instaurazione delle relazioni diplomatiche con la Francia (all’indomani dell’indipendenza dell’Uzbekistan nel 1991) i due presidenti “hanno preso atto con soddisfazione”, come recita la loro dichiarazione congiunta, “dello sviluppo dinamico delle relazioni bilaterali, dell’approfondimento di un ampio dialogo politico, del sostegno reciproco nel quadro delle organizzazioni internazionali e della promozione del dialogo interparlamentare”.
Nel corso dei due giorni della sua visita ufficiale, Mirziyoyev ha avuto incontri con il direttore generale dell’Agenzia francese per lo sviluppo e il presidente dell’Assemblea nazionale francese.
Da tempo ormai l’Uzbekistan sta cercando di ridurre la dipendenza dalla monocultura del cotone, (l’Uzbekistan è il secondo produttore mondiale dopo gli Stati Uniti) e si sta trasformando gradualmente in un paese manifatturiero.
Il governo ha investito in nuove infrastrutture, attirando investimenti esteri su larga scala, soprattutto nel settore tessile e automobilistico, e si sta impegnando a rendere il paese indipendente per quanto riguarda energia elettrica, cibo, petrolio e gas.
Più dei quattro quinti del commercio uzbeko si svolge ancora con la CSI (la Comunità di Stati Indipendenti dell’ex URSS). Ma dal 2017 Mirziyoyev persegue una politica aperturista, nel campo dell’economia come in quello dell’istruzione.
I due presidenti hanno rilevato che il numero di joint venture e di progetti che coinvolgono società francesi in Uzbekistan è triplicato e ha superato il valore di 5 miliardi di euro, con le principali società francesi impegnate nei settori dell’energia, dell’esplorazione geologica, dell’industria alimentare e della vendita al dettaglio dell’Uzbekistan.
Nel corso della visita di Mirziyoyev a Parigi, sono stati firmati 14 accordi per un’ulteriore espansione delle relazioni tra i due paesi: l’Accordo di partenariato strategico con l’Agenzia francese per lo sviluppo per l’attuazione del Programma di cooperazione 2023-2025 e il Programma per la cooperazione tra ministeri degli Esteri per il periodo 2023-2024.
Intese sono state raggiunte e sottoscritte anche nel campo della cooperazione culturale, dell’istruzione, dell’aviazione civile, della lotta alla corruzione e per la formazione dei giudici e l’insegnamento del francese.
Sono stati infine sottoscritti accordi su investimenti, cooperazione commerciale, economica e finanziaria, per un valore di oltre sei miliardi di euro.
Last but not least, da ultimo, ma non in ordine di importanza, Mirziyoyev e Macron hanno scambiato anche opinioni su questioni internazionali e regionali. E in una dichiarazione separata di parte francese si afferma che hanno concordato di espandere ulteriormente i legami bilaterali ed economici e la cooperazione su questioni regionali e internazionali, come l’Afghanistan e il partenariato con l’UE.
In precedenza, Mirziyoyev ha incontrato Yael Braun-Pivet, capo dell’Assemblea nazionale, per discutere su “un ulteriore approfondimento della cooperazione interparlamentare nel campo delle riforme”.
Macron e Mirziyoyev hanno inoltre discusso su come preparare una riforma costituzionale dell’Uzbekistan, volta tra l’altro ad abolire la pena di morte e a garantire un maggior rispetto dei diritti umani e dell’ambiente”. Tutte riforme tanto più importanti, considerando che nel 2016 il Democracy Index (una graduatoria elaborata dal settimanale inglese The Economist, per valutare lo stato della democrazia in 167 paesi) indicava l’Uzbekistan come Stato autoritario.