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Olanda, meno acquisti ma maggiori incassi grazie a prezzi più alti, e la benzina scende

K metro 0 – Amsterdam – Gli olandesi hanno acquistato meno nei supermercati, nei negozi di mobili, nei negozi di elettronica e nelle macellerie, nei mesi scorsi. Tuttavia, i dettaglianti hanno avuto maggiori entrate, poiché hanno aumentato i prezzi. Lo riferisce l’agenzia di statistica CBS e lo riporta nu.nl. In dettaglio, l’intero comparto del commercio

K metro 0 – Amsterdam – Gli olandesi hanno acquistato meno nei supermercati, nei negozi di mobili, nei negozi di elettronica e nelle macellerie, nei mesi scorsi. Tuttavia, i dettaglianti hanno avuto maggiori entrate, poiché hanno aumentato i prezzi. Lo riferisce l’agenzia di statistica CBS e lo riporta nu.nl.

In dettaglio, l’intero comparto del commercio al dettaglio ha registrato un aumento delle vendite di oltre il 4% tra l’inizio di luglio e la fine di settembre. Al contempo, il numero di prodotti venduti è diminuito del 4%. I prezzi più alti hanno quindi mantenuto alti i ricavi per i rivenditori. Il che non significa automaticamente che abbiano anche realizzato maggiori profitti. Molti rivenditori devono difatti affrontare spese più elevate, ad esempio, per i salari e l’energia.

I drugstore hanno registrato la maggiore crescita del fatturato; i ricavi sono aumentati di quasi il 10% rispetto al terzo trimestre dello scorso anno. Anche i supermercati e i rivenditori di abbigliamento hanno registrato guadagni solidi, rispettivamente dell’8 e di quasi il 6%.

Segnali invece negativi per i rivenditori di elettronica, negozi di bricolage e di mobili, che hanno visto i loro ricavi diminuire nello scorso trimestre. Nel settore dei mobili, il calo maggiore è stato di circa il 5%.

Cambiano anche i modi di acquistare. Le vendite online sono aumentate nell’ultimo trimestre del 3%, ma l’agenzia di statistica non riporta il motivo di questo aumento.

Cala anche il prezzo della benzina nelle ultime settimane: oggi si è attestato a 1,997 euro, secondo i dati del collettivo di consumatori UnitedConsumers, di fatto il prezzo più basso da oltre un anno. Il calo dei ha a che fare con la diminuzione del prezzo del barile del petrolio, afferma Paul van Selms dell’associazione dei consumatori.

I prezzi erano saliti inizialmente per la maggiore incertezza dovuta alla guerra in Ucraina, ma anche a causa del dollaro forte. Questo perché il petrolio è regolato in dollari, il che rende il barile più costoso quando tale valuta si apprezza rispetto all’euro. La combinazione di questi due fattori ha causato un prezzo record per la benzina l’8 giugno, in quel momento, un litro costava difatti 2,505 euro.

Ora il prezzo del petrolio è sceso di nuovo. “Questo è in parte dovuto alla ‘assuefazione’ alla guerra, che ha stabilizzato i prezzi”, afferma Van Selms. Inoltre, anche il deterioramento delle aspettative economiche gioca un ruolo importante: quando l’attività economica diminuisce, c’è meno bisogno di petrolio e la domanda cala. Questo fa scendere ulteriormente il prezzo. Il prezzo di vendita consigliato a livello nazionale è dunque di 1.997 euro. L’ultima volta che è successo è stato nel settembre 2021. Anche il gasolio è sceso rapidamente nelle ultime settimane, a 2,007 euro, il livello più basso da marzo.

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