K metro 0 – Bruxelles – “Non possiamo permettere che due stati membri si scontrino in pubblico e creino un’altra megacrisi sui migranti”, ha affermato il vice presidente della Commissione europea Margaritis Schinas a Politico.Eu: spiegando che Bruxelles, chiede la convocazione di un vertice straordinario dei ministri degli Interni per discutere la crisi e considerare
K metro 0 – Bruxelles – “Non possiamo permettere che due stati membri si scontrino in pubblico e creino un’altra megacrisi sui migranti”, ha affermato il vice presidente della Commissione europea Margaritis Schinas a Politico.Eu: spiegando che Bruxelles, chiede la convocazione di un vertice straordinario dei ministri degli Interni per discutere la crisi e considerare i prossimi passi di un piano d’azione. La riunione straordinaria, – secondo quanto riporta l’Adnkronos – da tenersi prima del previsto consiglio degli Interni di dicembre, dovrebbe essere convocata dalla Repubblica Ceca, che detiene la presidenza di turno europea.
Questo vertice straordinario degli Interni dovrà affrontare anzìtutto lo scontro sui migranti fra Roma e Parigi. E in quest’occasione la Commissione cercherà di portare avanti “un piano d’azione con iniziative concrete per l’intera rotta (del Mediterraneo centrale)”, ha sottolineato Schinas, che è responsabile anche per i migranti.
La Commissione non ha competenza sulle acque internazionali, ha ricordato Schinas, ma sta ragionando su come agire. “Sarà qualcosa che non coprirà solo l’aspetto della solidarietà ma l’intera rotta (del Mediterraneo centrale)”, ha affermato, aggiungendo che ci si occuperà anche dell’aspetto delle “partenze” dalla costa nordafricana. Secondo il commissario europeo, bisogna fare meglio per quanto riguarda l’aiuto alla cooperazione con i paesi di origine e di transito dei migranti.
Schinas critica infine il mancato accordo sul Migration pact proposto dalla Commissione, riferendosi anche all’Italia. “Alcuni degli stati membri che vogliono il nostro intervento nella crisi attuale sono quelli che bloccano i progressi sul patto… ma non puoi avere le due cose”, afferma, confermando di riferirsi all’Italia.