K metro 0 – New York – Criptovalute in caduta libera. Il prezzo del Bitcoin ha toccato i minimi di due anni dopo che la più grande borsa di cripto valute al mondo si è ritirata da un accordo per salvare la sua rivale più piccola. Anche il prezzo di altre monete digitali è sceso dopo che Binance ha annullato l’accordo per l’acquisto di FTX, citando problemi di due diligence.

Eppure i primi giorni di novembre il valore del Bitcoin era tornato a incrementarsi. Dai 19.300 dollari del 24 ottobre la cripto valuta più diffusa e conosciuta al mondo passava ai quasi 20.500 del 31 ottobre, confermando i segnali positivi il mese successivo: il 4 novembre chiudeva oltre i 21.100 dollari, il giorno dopo superava i 21.300 dollari come riporta il blog specializzato HD. Dal 5 novembre la curva s’inverte fino al nuovo minimo annuale di 17.744 dollari, con un calo negli ultimi 5 giorni del 15%. Oggi il Bitcoin è sceso sotto i 16.000 dollari (14.049 sterline) per la prima volta dal 2020, mentre la fiducia degli investitori è stata duramente incrinata. Anche Ethereum, altra popolare moneta digitale, è crollata bruciando negli ultimi 5 giorni il 25% del suo valore in dollari.

I clienti di FTX non hanno pertanto potuto effettuare prelievi dalla borsa, utilizzata per acquistare e vendere vari token digitali. Si teme inoltre un’ulteriore volatilità del mercato delle cripto valute in caso di fallimento di FTX; il mercato delle cripto valute è molto scosso dal quasi crollo di un exchange. Le preoccupazioni sulla salute finanziaria di FTX avrebbero già provocato ritiri per 6 miliardi di dollari (5,2 miliardi di sterline) in soli tre giorni.

Un cliente ha dichiarato alla BBC: “Pensavo che FTX fosse sicuro. Ho circa 3.000 dollari (2.630 sterline) di monete nel mio portafoglio di cripto valute, ma la cosa più preoccupante è che ho investito 33.000 dollari (28.900 sterline) per mia madre e il mio patrigno con l’applicazione. Non ho ancora il coraggio di dire loro cosa è successo”.

Binance s’è giustificato al ritiro dell’acquisto rispondendo che “le notizie sulla cattiva gestione dei fondi dei clienti e le presunte indagini delle agenzie statunitensi” hanno influenzato la decisione di non acquistare FTX. L’agenzia di stampa Reuters ha riferito che la Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense sta indagando sulla gestione dei fondi dei clienti e sulle attività di prestito di cripto valute di FTX. L’autorità di regolamentazione dei mercati sta anche esaminando se la piattaforma abbia violato le leggi sui titoli per quanto riguarda il modo in cui ha utilizzato i beni dei clienti.

La Borsa di New York ha precisato che “con lo sviluppo di quadri normativi e la continua evoluzione del settore verso una maggiore decentralizzazione, l’ecosistema si rafforzerà”. Un avviso sul sito web di Binance dice che “FTX non è al momento in grado di elaborare i prelievi. Sconsigliamo vivamente di effettuare depositi”.

La situazione è precipitata martedì, quando Binance ha comunicato di aver firmato una lettera di intenti per acquistare l’unità non statunitense di FTX. Ma ha poi aggiunto di avere “la discrezione di ritirarsi dall’accordo in qualsiasi momento”. A quel punto, il Bitcoin è sceso sotto i 16.000 dollari dopo che Binance si è ritirata dall’accordo, mentre le azioni della borsa di criptovalute Coinbase sono andate in picchiata di oltre il 9,5%. E così, la società di venture capital Sequoia Capital ha dichiarato che cancellerà il suo investimento di oltre 210 milioni di dollari in FTX, poiché la borsa di cripto valute è a rischio fallimento.