K metro 0 – Parigi – Giornata nera per i pendolari parigini: i lavoratori della metropolitana incroceranno le braccia tutto il giorno sui treni della capitale francese. L’operatore del trasporto pubblico della capitale francese, RATP, ha dichiarato che quasi tutte le linee saranno chiuse o funzioneranno con un servizio limitato nelle ore di punta e ha invitato i cittadini a lavorare da casa o a rimandare i viaggi, se possibile. Solo le linee 1 e 14, del tutto automatizzate e senza conducente, funzioneranno normalmente ma rischiano di essere intasate. Anche le due principali linee ferroviarie suburbane RER A e B, che collegano il centro di Parigi con Disneyland Paris e gli aeroporti Charles de Gaulle e Orly subiranno gravi disagi. Ne riferisce in dettaglio france24.

La frequenza dei servizi di autobus sarà così ridotta di un terzo, mentre il funzionamento dei tram dovrebbe essere quasi normale. Nelle ultime settimane i sindacati hanno messo in atto scioperi in diversi settori per ottenere aumenti di stipendio o maggiori assunzioni, mentre l’aumento vertiginoso dei costi dell’energia alimenta un’inflazione diffusa.

La protesta si inserisce tuttavia in un ampio contesto europeo insofferente dell’aumento del costo della vita; anche i lavoratori dei trasporti in Belgio e in Grecia si sono difatti rifiutati di lavorare mercoledì e così i dipendenti della metropolitana della capitale britannica che hanno deciso di scioperare oggi.

I leader sindacali sperano inoltre di aumentare la pressione sul presidente Emmanuel Macron, che si prepara a rilanciare una controversa revisione delle pensioni che farebbe slittare l’età pensionabile ufficiale da 62 a 64 o 65 anni. I sindacati, che rappresentano i quasi 70.000 dipendenti della RATP, affermano dunque di sentire il peso dell’aumento dei prezzi, ma anche di essere sovraccarichi di lavoro a causa di assunzioni insufficienti, con conseguente aumento delle assenze per malattia. Negli ultimi mesi questa carenza di personale ha comportato un aumento dei ritardi nel servizio o una riduzione della frequenza sulle linee della metropolitana più frequentate, causando problemi ai circa 12 milioni di utenti giornalieri del sistema. Il governo è così pronto a nominare l’ex primo ministro Jean Castex come capo della RATP, con il via libera delle commissioni parlamentari dopo averlo interrogato questa settimana.

A Parigi, Lione e Bordeaux, operatori come la RATP hanno in effetti grandi difficoltà a reclutare autisti. La mancanza di assunzioni ha impedito per mesi l’aumento della frequenza di autobus, tram e metropolitane nell’Ile-de-France e in molte città. A Parigi e nelle periferie interne, più di un quarto degli autobus è “scomparso” dalla circolazione nel settembre scorso. A Lione, da novembre sono state ridotte 40 linee di autobus e tram. A Bordeaux, alcune partenze sono state cancellate.

Come si è arrivati a questo? “Il Covid-19 è stato un enorme schiaffo al trasporto pubblico”, dichiara a francetvinfo Arnaud Bertrand, presidente dell’associazione di utenti Plus de trains. La pesante macchina del trasporto pubblico si è fermata prima di dover ripartire in modo caotico tra riconfinamenti, coprifuoco e telelavoro. In questa situazione, Ile-de-France Mobilités, presieduta da Valérie Pécresse, ha deciso di ridurre l’offerta ordinata agli operatori per evitare il fallimento. In concreto, invece di chiedere alla RATP di far circolare sulla linea 1 un treno ogni 90 secondi nelle ore di punta, l’ordine per il 2022 era di un treno ogni 105 secondi nelle stazioni.