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Praga, vietato l’ingresso ai russi con visti di breve durata

K metro 0 – Praga – Anche la Repubblica Ceca chiude le frontiere ai russi con visti Schengen di breve durata, dopo la Polonia e la Finlandia. La misura entrerà in vigore dal 25 ottobre. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Jan Lipavský dopo una riunione di governo. Lo riporta la testata idnes.cz Ogni

K metro 0 – Praga – Anche la Repubblica Ceca chiude le frontiere ai russi con visti Schengen di breve durata, dopo la Polonia e la Finlandia. La misura entrerà in vigore dal 25 ottobre. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Jan Lipavský dopo una riunione di governo. Lo riporta la testata idnes.cz

Ogni giorno arrivano nel Paese Ue fino a 200 cittadini russi attraverso l’aeroporto internazionale. E così, ai cittadini russi che entrano nel territorio ceco attraverso il confine esterno di Schengen, compreso l’aeroporto internazionale ceco, per motivi di turismo, sport o cultura, sarà negato l’ingresso. La misura si applicherà ai viaggiatori con un visto Schengen valido rilasciato da qualsiasi Paese dell’Ue.

Il governo ha inoltre discusso un programma di assistenza umanitaria, stabilizzazione, ricostruzione ed economica all’Ucraina per i prossimi tre anni. “Dobbiamo essere pronti quando la guerra sarà finita”, ha dichiarato il ministro degli Esteri. Nei prossimi tre anni, la Repubblica Ceca dovrebbe dare mezzo miliardo di corone all’anno; non solo, potrebbe essere anche coinvolta nella ricostruzione postbellica della regione di Dnipropetrovsk.

Si apprende inoltre che l’indennità di alloggio giornaliera per un rifugiato proveniente dall’Ucraina potrebbe passare da 300 a 350 corone a seconda della struttura, a partire da novembre, a causa dei costi energetici. I ministri hanno anche discusso un paio di decreti governativi che prevedono che gli ucraini possano richiedere un permesso di soggiorno nella Repubblica Ceca per motivi di studio anche se hanno ricevuto una protezione temporanea in un altro Paese dell’Ue. Saranno esentati dal divieto di visto, infine, anche i bielorussi che richiederanno un permesso di soggiorno per studiare all’università grazie a borse di studio fornite dalla Repubblica Ceca, dall’Unione europea o da organizzazioni internazionali. “Questo è il primo passo verso la gioventù bielorussa”, ha dichiarato il capo diplomatico ceco dopo la riunione di governo.

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