K metro 0 – Berlino – Con 19,7 milioni di euro, l’amministratore delegato di Linde, Steve Angel, è quello che guadagna di più tra i membri del consiglio di amministrazione delle società tedesche quotate in borsa. Ma in un confronto internazionale è ancora poco. Ne ha parlato la testata tedesca Zdf. Con uno stipendio del
K metro 0 – Berlino – Con 19,7 milioni di euro, l’amministratore delegato di Linde, Steve Angel, è quello che guadagna di più tra i membri del consiglio di amministrazione delle società tedesche quotate in borsa. Ma in un confronto internazionale è ancora poco. Ne ha parlato la testata tedesca Zdf.
Con uno stipendio del genere, Angel è sì il più remunerato in Germania, ma non abbastanza, in un confronto internazionale per le posizioni di vertice. Ad esempio, il capo dell’azienda automobilistica Stellantis è riuscito a rastrellare più di 66 milioni di euro anche grazie a pagamenti una tantum, mentre il numero uno di Intel ha ricevuto circa 97 milioni di euro per il suo lavoro.
Se lo sono guadagnato tutti? Dipende se le loro prestazioni sono misurate in base a criteri ben definiti e del tutto trasparenti. Gli aumenti a breve termine del fatturato e dei rendimenti non sono ovviamente sufficienti. Gli obiettivi di sostenibilità stanno diventando sempre più importanti. E, dunque, la remunerazione del top management suscita regolarmente il malcontento degli azionisti. La Deutsche Schutzvereinigung für Wertpapierbesitz (Associazione tedesca per la protezione della proprietà dei titoli), insieme all’Università tecnica di Monaco, ha esaminato la questione di recente.
È giusto tutto ciò? Non sono i manager a stabilire i propri stipendi, d’altra parte. La struttura retributiva deve essere approvata dal Consiglio di vigilanza e dagli azionisti. Tuttavia, essi hanno il diritto di sapere come si arriva alle retribuzioni, dopo tutto, sono i proprietari delle aziende.
Il 2021 è stato un anno record dal punto di vista economico, le 40 società quotate al Dax (principale indice azionario tedesco) hanno realizzato un utile operativo complessivo di quasi 170 miliardi di euro; in media, i membri del consiglio di amministrazione hanno incamerato 3,5 milioni di euro, i presidenti 6,1 milioni. I membri del Comitato esecutivo hanno incassato in sostanza 53 volte di più dei loro collaboratori, mentre l’anno precedente erano “solo” 47 volte. In Adidas, l’azienda produttrice di articoli sportivi, il management ha guadagnato 114 volte di più di un dipendente, con circa 4,5 milioni di euro.
Intanto i lavoratori tedeschi sono a corto di denaro a causa dell’aumento dei prezzi; è questo il risultato di un sondaggio sempre citato da zdf. Molti vorrebbero cambiare lavoro o avere una retribuzione maggiore. L’impennata del costo della vita – dovuta anche alla guerra in Ucraina – sta causando seri problemi ai lavoratori in Germania: un professionista su tre non riesce più ad arrivare a fine mese con il proprio stipendio. I lavoratori con un reddito netto inferiore a 2.000 euro sono particolarmente colpiti, secondo il sito web Indeed.
Il passaggio a una posizione meglio retribuita è un’opzione per il 47% degli intervistati; più della metà dei partecipanti al sondaggio (55%) vuole chiedere un aumento salariale a causa dell’elevata inflazione; e la maggior parte dei datori di lavoro non ha ancora compensato l’inflazione (nel 70% dei casi). I salari sono stati aumentati solo nell’11% delle aziende e solo nel 10% dei casi è stato effettuato un pagamento speciale.