K metro 0 – Madrid – Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al regolamento sugli incentivi all’occupazione per incoraggiare i beneficiari del Reddito Minimo Vitale (IMV) a entrare nel mercato del lavoro o a lavorare più ore, senza però perdere immediatamente questo sussidio, che viene percepito da oltre 1,4 milioni di persone per 500.000 famiglie. Entrerà in vigore nel 2023. Lo ha riportato Rtve.

La portavoce del governo, Isabel Rodríguez, durante la conferenza stampa che ha seguito l’incontro ha dichiarato: “In questo modo, possiamo incoraggiare le persone che attualmente sono fuori dal mercato del lavoro a entrarvi”. All’inizio l’incentivo è maggiore e, con l’aumento dello stipendio, la sua crescita è moderata, fino a scomparire quando si raggiunge il 170% del reddito garantito per ogni tipo di famiglia: 10.030 euro all’anno per un adulto o 18.252 euro per una famiglia monoparentale con un bambino. Per la precisione, ha sottolineato Rodríguez, “si terrà conto della composizione dei nuclei familiari, in particolare delle famiglie monoparentali o delle persone con disabilità”.

Non si tratta dunque di un beneficio indipendente dall’IMV, ma di un’aggiunta che non deve essere richiesta, in quanto si attiverà automaticamente in caso di variazioni del reddito da lavoro: o perché è stato trovato un lavoro o perché le condizioni sono migliorate, ha aggiunto il Ministro per le Politiche Territoriali. L’incentivo consente di aggiungere all’LMI l’importo percepito come stipendio.

Ad esempio, a partire dal 2023, tutto ciò che viene guadagnato fino al 60% del reddito garantito verrà aggiunto all’LMI come incentivo, ma dal 60% in poi verrà aggiunta solo una percentuale della differenza. Questa percentuale sarà del 30% se non si lavora e del 20% se si è già occupati, salendo rispettivamente al 35% e al 25% per le famiglie con figli e al 40% e al 35% per le famiglie monoparentali.