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Francia, misure per ridurre i consumi energetici da qui al 2024

Francia, misure per ridurre i consumi energetici da qui al 2024

K metro 0 – Parigi – Mentre l’Ue lavora su un piano europeo di contenimento dei consumi energetici, il più grande sindacato francese – informa l’agenzia turca “Anadolu” – ha chiesto ai negozi al dettaglio e ai marchi di moda di spegnere le luci dei negozi dopo mezzanotte. “Dobbiamo arrivare a un’applicazione molto rigorosa della

K metro 0 – Parigi – Mentre l’Ue lavora su un piano europeo di contenimento dei consumi energetici, il più grande sindacato francese – informa l’agenzia turca “Anadolu” – ha chiesto ai negozi al dettaglio e ai marchi di moda di spegnere le luci dei negozi dopo mezzanotte.

“Dobbiamo arrivare a un’applicazione molto rigorosa della regola di spegnere la segnaletica tra l’1:00 e le 6:00 ed è obbligatorio ovunque… e abbassare il riscaldamento all’interno di almeno 1 grado”, ha detto a France info Yohann Petiot, direttore generale di ADC, l’Alliance du Commerce: organizzazione che rappresenta 27.000 marchi commerciali, tra cui i settori abbigliamento, calzature e negozi popolari nelle aree di centro città in tutto il Paese. Ma in realtà, è già da fine luglio che le federazioni del commercio non alimentare (tranne la grande distribuzione) e le federazioni di drogherie ed esercizi di commercio locale, raggruppanti quasi 250.000 negozi nel Conseil du Commerce de France (CdC), vicino appunto all’ADC, si sono impegnate ad introdurre misure che permetteranno alle aziende di ridurre del 10% i consumi energetici entro il 2024.

Il pacchetto degli impegni prevede: a) abbassare la temperatura interna degli esercizi di almeno 1 grado; b) mantenere una temperatura minima di notte, per evitare poi picchi di corrente alle 8 del mattino; c)ridurre del 50% l’illuminazione delle aree di vendita prima dell’arrivo del pubblico; d) spegnere gli annunci pubblicitari e le insegne al neon – come già accennato – tra l’una e le sei del mattino.

Petiot ha detto che ci sono imperativi ecologici ed economici che inducono a rispondere alla richiesta di sobrietà energetica da parte del governo; mentre i commercianti sarebbero più che disposti a ridurre luce e riscaldamento, piuttosto che esser costretti a chiudere i negozi o ad affrontare bollette elettriche più elevate. “Dobbiamo fare di tutto per limitare questo impatto. Queste misure su segnaletica, temperatura e illuminazione dovrebbero aiutare a contribuire a questo”, ha concluso Petiot. Chiaramente, se l’impegno a spegnere le luci delle vetrine dei negozi la notte sarà osservato dalla maggior parte dei negozi, il governo, però, dovrà essere preparato ad affrontare anche possibili problemi di ordine pubblico, legati soprattutto alla prevedibile crescita della criminalità che seguirebbe a un forte aumento dell’oscurità notturna, specie nelle zone periferiche delle grandi città.

Le autorità, infine, hanno avvertito anche di possibili interruzioni di corrente mirate in alcune aree durante i mesi invernali, nel caso in cui ci fossero problemi nella produzione di elettricità dall’energia nucleare. Intanto, il governo ha notificato alle famiglie e alle imprese di prepararsi a pagare l’aumento delle bollette energetiche, a partire da gennaio prossimo.

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