K metro 0 – Washington – L’economia russa si è dimostrata molto più resistente di quanto molti alti funzionari dell’amministrazione Biden si aspettassero quando hanno deciso di punire Mosca a febbraio, grazie soprattutto alle entrate da record che ha raccolto in primavera e in estate grazie all’impennata dei prezzi dell’energia. Secondo il Centro finlandese di
K metro 0 – Washington – L’economia russa si è dimostrata molto più resistente di quanto molti alti funzionari dell’amministrazione Biden si aspettassero quando hanno deciso di punire Mosca a febbraio, grazie soprattutto alle entrate da record che ha raccolto in primavera e in estate grazie all’impennata dei prezzi dell’energia. Secondo il Centro finlandese di ricerca sull’energia, nei primi 100 giorni di guerra la Russia ha guadagnato la cifra record di 93 miliardi di euro di entrate grazie all’esportazione di petrolio, gas e carbone. L’economia russa si è comunque ridotta di circa il 4% tra aprile e giugno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ma non è neanche lontanamente paragonabile al calo del 15% che alcuni avevano previsto all’inizio dell’anno, sottolinea la CNN, riporta l’Adnkronos.
“Ci aspettavamo cose come lo Swift e tutte le sanzioni contro le banche russe avrebbero completamente distrutto l’economia russa e che fondamentalmente, a settembre, avremmo avuto a che fare con una Russia economicamente molto più indebolita di quella con cui abbiamo a che fare”, ha ammesso un alto funzionario statunitense, riferendosi alla decisione degli Stati Uniti e dell’Europa di escludere alcune banche russe dal sistema bancario internazionale Swift.