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La Germania si assicura il controllo di 3 raffinerie di petrolio russe

La Germania si assicura il controllo di 3 raffinerie di petrolio russe

K metro 0 – Berlino – La Germania si assicura l’approvvigionamento di petrolio russo ne medio e lungo termine e corre dunque ai ripari in anticipo rispetto agli membri dell’Ue. È difatti in procinto di assumere il controllo di tre raffinerie di proprietà russa nel Paese per garantire la sicurezza energetica prima dell’entrata in vigore,

K metro 0 – Berlino – La Germania si assicura l’approvvigionamento di petrolio russo ne medio e lungo termine e corre dunque ai ripari in anticipo rispetto agli membri dell’Ue. È difatti in procinto di assumere il controllo di tre raffinerie di proprietà russa nel Paese per garantire la sicurezza energetica prima dell’entrata in vigore, nel 2023, di un embargo sul petrolio proveniente dalla Russia. Lo ha riferito oggi Associated Press.

E così, il Ministero dell’Economia in un comunicato, ha dichiarato che due sussidiarie del gigante petrolifero russo Rosneft – Rosneft Deutschland GmbH e RN Refining & Marketing GmbH – saranno poste sotto l’amministrazione dell’Agenzia federale tedesca per le reti. Di conseguenza, l’agenzia controllerà anche le quote delle società nelle raffinerie PCK Schwedt, MiRo e Bayernoil che si trovano nella parte orientale e meridionale della Germania.

“Si tratta di una decisione di politica energetica di grande portata per proteggere il nostro Paese”, ha dichiarato il cancelliere tedesco Olaf Scholz. “Sappiamo da tempo che la Russia non è più un fornitore affidabile di energia; con la decisione di oggi, ci garantiremo l’approvvigionamento di petrolio anche a medio e lungo termine”, ha precisato. “Questo vale in particolare per la raffineria di Schwedt”. L’impianto fornisce difatti prodotti petroliferi a gran parte della Germania nord-orientale, compresa Berlino.

Rosneft rappresenta circa il 12% della capacità di raffinazione del petrolio della Germania, importando ogni mese petrolio per diverse centinaia di milioni di euro (dollari). Il provvedimento, che all’inizio doveva durare sei mesi, avrebbe contribuito a garantire la continuità delle forniture energetiche. Rosneft aveva comunque giù rassicurato di non avere intenzione di interrompere le importazioni di petrolio attraverso l’oleodotto Druzhba, che dalla Russia attraversa l’Ucraina per raggiungere le raffinerie dell’Europa centrale: e questo, nonostante l’incombente embargo dell’Ue che entrerà in vigore il 1° gennaio 2023.

Scholz ha puntualizzato che il pacchetto di aiuti da 1 miliardo di euro garantirà il posto di lavoro a circa 1.200 persone che al momento lavorano presso la raffineria PCK di Schwedt e contribuirà alla sua trasformazione a lungo termine nell’ambito della transizione verso un’economia verde.

Il Ministro dell’Economia Robert Habeck ha dichiarato che in futuro la raffineria riceverà il petrolio attraverso un oleodotto dalla città portuale di Rostock e attraverso la vicina Polonia, che si è rifiutata di fornire le forniture finché c’era il rischio che Rosneft potesse trarne profitto.

Intanto il presidente russo Vladimir Putin parlando a Samarcanda ha assicurato: “Gazprom e la Russia hanno sempre adempiuto e intendono adempiere a tutti i loro obblighi nel quadro dei nostri accordi e contratti, non ci sono mai stati e non ci saranno mai violazioni”.

Se in Europa c’è una situazione “difficile” a causa della carenza del gas, l’Ue “può revocare le sanzioni sul Nord Stream 2”, il gasdotto che dovrebbe collegare la Russia alla Germania e la cui messa in opera è stata sospesa, ha chiosato il leader del Cremlino.

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